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From Italian Wikipedia (Machine google translation): Pumpkin ravioli with butter and sage Origins Place of origin Italy Regions Lombardy -Emilia Romagna Production area Mantua , Reggio Emilia , Cremona , Piacenza Details Category first course Recognition PAT Sector Pasta The pumpkin ravioli is a type of stuffed pasta similar to ravioli , the original of the ' Northern Italy . The origin of pumpkin ravioli, which are the best known variant tortelli Mantua , is part of the ancient and popular culinary tradition of stuffed pasta of ' Northern Italy . This tradition goes back at least to the low Middle Ages, while the pumpkin - as a component - dates from after 1500, the rise of the new crop of vegetables from Central dal'America. The purpose of these preparations was to get a tasty and nutritious dish, with the little we gave the peasant economy. The pumpkin ravioli shells consist of egg pasta , usually rectangular closed size of 60 x 35 mm , filled with a mixture of pumpkin boiled, macaroons , mustard , Parmesan cheese and nutmeg . A good title inserted between the traditional Italian food products , is the signature dish of delicious local cuisine , but it is widespread, with minor variations, even in the neighboring provinces of Parma , Reggio Emilia , Piacenza and Cremona . The salient feature of this dish is the combination of the sweet taste of pumpkin with salty parmesan cheese, with sweet-sour of the macaroons and the spicy mustard. In order to maintain an appropriate balance between the different flavors, you should pay particular attention to dosage and perhaps for this reason, few variations are almost negligible and that, over the centuries have changed the composition of the filling. For example, the recipe Piacenza is simply the replacement of the filling of the ravioli with the tail (consisting of spinach and ricotta cheese) with a base of pumpkin, which gives a sweeter taste, and how the recipe Ferrara does not cover the use of amaretti and the mustard, while the cremone involves the use of sweet mustard. The only ingredient which has been long forgotten is the seed of the pike , used until the eighteenth century to better tie the mixture components. Condiments The traditional sauce of pumpkin ravioli is made ​​of melted butter in a pan, lightly browned and flavored with sage, poured directly into the dish of the diner and added plenty of grated parmesan. From the second half of the nineteenth century , have become popular, other types of seasonings, butter-based sauce with onions and tomatoes, along with lard, bacon or pork pesto. In Piacenza, are sometimes accompanied by sauces "red" with porcini mushrooms. The Christmas tradition In the provinces of Mantua, Piacenza and Reggio Emilia, the ancient tradition survives to prepare the pumpkin tortellini as a first course of dinner for Christmas Eve , born on account of religious precept Catholic who, on that day, prohibiting the consumption of meat. Tortelli di zucca............................. Original Italian Text: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. TORTELLI DI ZUCCA Tortelli di zucca al burro e salvia Origini Luogo d'origine Italia Regioni Lombardia Emilia-Romagna Zona di produzione Mantova, Reggio nell'Emilia, Cremona, Piacenza Dettagli Categoria primo piatto Riconoscimento P.A.T. Settore Pasta I tortelli di zucca sono un tipo di pasta ripiena, simile ai ravioli, originaria dell'Italia settentrionale. L'origine dei tortelli di zucca, la cui variante pi? nota sono i tortelli mantovani, si inserisce nell'antica e popolare tradizione culinaria di paste ripiene dell'Italia settentrionale. Tale tradizione risale almeno al basso Medioevo mentre la zucca - come componente - risale a dopo il 1500, all'affermarsi della coltivazione dei nuovi ortaggi provenienti dal'America Centrale. Lo scopo di tali preparazioni era di ottenere un piatto gustoso e nutriente, con quel poco che l'economia contadina forniva. I tortelli di zucca consistono in involucri di sfoglia all'uovo, solitamente di forma rettangolare della dimensione chiusa di circa 60 x 35 mm, farciti con un impasto di zucca bollita, amaretti, mostarda, formaggio grana e noce moscata. A buon titolo inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani, ? il piatto simbolo della cucina mantovana, ma ? diffuso, con poche varianti, anche nelle vicine province di Parma, Reggio nell'Emilia, Piacenza e Cremona. La caratteristica saliente di questo piatto ? la combinazione del sapore dolce della zucca, con il salato del formaggio grana, con il dolce-amaro degli amaretti ed il piccante della mostarda. Al fine di mantenere il giusto equilibrio tra i diversi sapori, ? necessario prestare una particolare attenzione ai dosaggi e, forse per questo motivo, poche e quasi trascurabili sono le varianti che, nel corso dei secoli, hanno modificato la composizione del ripieno. Ad esempio, la ricetta piacentina non ? altro che la sostituzione del ripieno dei tortelli con la coda (formato da spinaci e ricotta) con uno a base di zucca, che dona un gusto pi? dolce, e come la ricetta ferrarese non contempla l'utilizzo degli amaretti e della mostarda, mentre quella cremonese prevede l'uso di mostarda dolce. L'unico ingrediente di cui si ? persa memoria ? il seme di luccio, utilizzato fino al XVIII secolo per meglio legare i componenti dell'impasto. Condimenti Il condimento tradizionale dei tortelli di zucca ? costituito da burro fuso in tegame, leggermente scurito ed aromatizzato con salvia, versato direttamente nel piatto del commensale ed aggiunto di abbondante grana grattugiato. A partire dalla seconda met? del XIX secolo, si sono diffusi anche altri tipi di condimenti, a base di burro soffritto con cipolla e pomodoro, unito a lardo, pancetta o pesto di maiale. Nel Piacentino, sono talvolta accompagnati da sughi "rossi" con funghi porcini. La tradizione natalizia Nelle province mantovana, piacentina e reggiana, sopravvive l'antica tradizione di preparare i tortelli di zucca come primo piatto della cena per la Vigilia di Natale, nata in ragione del precetto religioso cattolico che, in quel giorno, vieta la consumazione della carne. Photo: Wikipedia.

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