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Dolci carnevaleschi -- Carnival Desserts -- Italian Wikipedia Notes
Originated from: Italy
Occasion: Carnival
Contributed by: Taken from Italian Wikipedia; Google machine translation; image NYPL

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Ingredients

DOLCI CARNEVALESCHI:
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Generalit
In Europa, come avviene per le festivite del Natale e della Pasqua, consuetudine preparare particolari dolci per il Carnevale.
In Italia esiste una vasta gamma di preparati casalinghi ed artigianali che accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il Mercoled delle Ceneri, con una diversificazione secondo i luoghi, dei dolci tipici e dei nomi a loro attribuiti.

Tipologie
Dolci lievitati
* Schiacciata alla fiorentina
* Berlingozzo

Frittelle
Sfrappole
Sono considerate il dolce simbolo del Carnevale. A seconda dell'aspetto e del metodo di preparazione, si possono suddividere in:
* Pallottole fritte, talora ripiene:
o Castagnole dell'Italia meridionale
o Tortelli dolci dell'Italia centrale
o Frittole Veneziane
* Pasta lievita, chiusa ad anello e fritta:
o Ciambelle di Carnevale
* Pasta sfoglia tagliata a nastri e fritta:
o Frappe, Bugie, Cenci, Chiacchiere, Galani, Intrigoni, Sfrappole, Strufoli, sono alcuni dei numerosi nomi attribuiti al piu tipico dolce carnevalesco, secondo le varie regioni d'Italia.

Derivati del cioccolato
* Sanguinaccio dolce
* Cucina Portale Cucina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cucina
Le chiacchiere sono un tipico dolce italiano, chiamato anche con molti altri nomi regionali. Sono tipici dolci di carnevale.
Hanno la forma di una striscia, talvolta manipolata a formare un nodo (in alcune zone prendono infatti il nome di fiocchetti). Sono fatte con un impasto di farina che viene fritto o cotto al forno e successivamente spolverato di zucchero a velo.

Le chiacchiere sono conosciute con nomi differenti nelle diverse REGIONI ITALIANE:

o BUGIE (Genova, Torino, Asti, Imperia), italianizzazione del ligure bxie

o CENCI o crogetti (Toscana)

o CHIACCHIERE (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, Sassari e Parma)
cioffe (Sulmona, centro Abruzzo)

o CROSTOLI o crostołi o gr?stoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia)

o Crostoli o grustal (Ferrara)

o CUNCHIELL' o qunchiell (Molise)

o FIOCCHETTI (Montefeltro e Rimini)

o FRAPPE (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona)

o GALNI o sosole (Venezia, Verona, Padova)

o GALI o gali (Vercelli e Bassa Vercellese)

o GUANTI (Caserta)

o GROSTOLI o grostoli (Trento)

o INTRIGONI (Reggio Emilia)

o LATTUGHE o latǖghe (Mantova)

o MARAVIGLIAS (Sardegna)

o ROSONI o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna)

o SFRAPPE (Marche)

o SPRELLE (Piacenza)

o RISLE (Cuneo e sud del Piemonte)
e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas.

Possono anche essere coperte da miele, cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con alchermes o servite con il sanguinaccio dolce o con mascarpone montato e zuccherato.
La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale.
Bibliografia
Gino Brunetti (a cura di), Cucina mantovana di principi e di popolo. Testi antichi e ricette tradizionali, Mantova, 1981. (ISBN non disponibile).



Directions




Notes

For original Italian Wikipedia text visit: http://it.wikipedia.org/wiki/Dolci_carnevaleschi." Recipes for some of the fritters mentioned in the Wikipedia's entry (such as "cenci," "frappe" and "chiacchiere") can be found on this website (see Italy Revisited/Fritters).

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