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Ingredients 1/2 kilo (about 1 pound) of flour
Directions Mix all ingredients well.
Notes The following text is from "Libro di Cucina" (Machine google translation): "The grostoi (also known as "Chiacchiere" -- chatter) are a typical sweet of Trentino Alto Adige, mainly made during the carnival period...... Original Italian Text" I grostoi (noti anche con il nome di chiacchiere) sono un dolce caratteristico del Trentino Alto Adige, prevalentemente diffusi durante il periodo di carnevale." The following text comes from the Italian Wikipedia (Machine google translation): "The "chiacchiere" [talk] is a typical Italian dessert, also called by many other regional names. They are typical carnival sweets. Have the shape of a strip, sometimes manipulated to form a node (in some areas in fact take the name of bows. They are made with a mixture of flour that is fried or baked, then dusted with powdered sugar. The fritters are known by different names in different Italian regions: Sfrappole Le chiacchiere sono un tipico dolce italiano, chiamato anche con molti altri nomi regionali. Sono tipici dolci di carnevale. Hanno la forma di una striscia, talvolta manipolata a formare un nodo (in alcune zone prendono infatti il nome di fiocchetti). Sono fatte con un impasto di farina che viene fritto o cotto al forno e successivamente spolverato di zucchero a velo. Le chiacchiere sono conosciute con nomi differenti nelle diverse regioni italiane: bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia), italianizzazione del ligure b?xie cenci o crogetti (Toscana) chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, Sassari e Parma) cioffe (Sulmona, centro Abruzzo) crostoli o crostoli o grostoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia) crostoli o grustal (Ferrara) cunchiell' o qunchiell (Molise) fiocchetti (Montefeltro e Rimini) frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona) gałeni o sosole (Venezia, Verona, Padova) gale o gali (Vercelli e Bassa Vercellese) guanti (Caserta) grostoli o grostoli (Trento) intrigoni (Reggio Emilia) lattughe o latughe (Mantova) maraviglias (Sardegna) rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna) sfrappe (Marche) sprelle (Piacenza) risle (Cuneo e sud del Piemonte) e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas. ......... They can also be covered with honey, chocolate and or sugar, washed down with alchermes or served with sweet pudding or mounted with mascarpone and sugar. The tradition of frappe probably goes back to that of frictilia, cakes fried in fat that in ancient Rome were prepared precisely during the period of today's carnival............... Original Italian text: Chiacchiere Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Questa voce o sezione sull'argomento cucina non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Chiacchiere Origini Luogo d'origine Italia Diffusione regionale Dettagli Categoria dolce Ingredienti principali uova, zucchero, farina, liquore. Sfrappole Le chiacchiere sono un tipico dolce italiano, chiamato anche con molti altri nomi regionali. Sono tipici dolci di carnevale. Hanno la forma di una striscia, talvolta manipolata a formare un nodo (in alcune zone prendono infatti il nome di fiocchetti). Sono fatte con un impasto di farina che viene fritto o cotto al forno e successivamente spolverato di zucchero a velo. Le chiacchiere sono conosciute con nomi differenti nelle diverse regioni italiane: bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia), italianizzazione del ligure, cenci o crogetti (Toscana) chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, Sassari e Parma) cioffe (Sulmona, centro Abruzzo) crostoli o crostoli o grostoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia) crostoli o grustal (Ferrara) cunchiell' o qunchiell (Molise) fiocchetti (Montefeltro e Rimini) frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona) gałni o sosole (Venezia, Verona, Padova) gale o gali (Vercelli e Bassa Vercellese) guanti (Caserta) grostołi o grostoli (Trento) intrigoni (Reggio Emilia) lattughe o latughe (Mantova) maraviglias (Sardegna) rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna) sfrappe (Marche) sprelle (Piacenza) risle (Cuneo e sud del Piemonte) e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas. Possono anche essere coperte da miele, cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con alchermes o servite con il sanguinaccio dolce o con mascarpone montato e zuccherato. La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale. Gino Brunetti (a cura di), Cucina mantovana di principi e di popolo. Testi antichi e ricette tradizionali, Mantova, 1981. (ISBN non disponibile).......... Photo: Mary Melfi. |