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Fritters
Struffoli
Struffoli / Campanian Christmas fritters (using flour, butter, flavored with lemon zest, rum or limoncello)
Originated from: Campania, Italy
Occasion: Christmas holidays
Contributed by: Recipe, taken from "Libro di Cucina" Italian Wikibooks; text, Italian Wikipedia; Photo: Mary Melfi

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Ingredients

For 10 people
600 grams (about 1 1/2 pounds) flour
4 eggs
1 egg yolk
2 tablespoons sugar
80 grams (about 2 2/3 ounces) butter (once used lard 25 g)
1 shot of rum (about 1 1/2 ounces) or limoncello
grated zest of 1/2 lemon
1 pinch salt

oil (or lard) for frying

For seasoning and garnish:
400 grams (about 14 ounces) honey
colored sprinkles (in Campania are called "diavulilli")
cannellini bonbons (candies that contain flavorings in cinnamon)
100 grams (about 3 1/2 ounces) of orange peel
100 grams (about 3 1/2 ounces) of candied citron
50 grams (about 1 2/3 ounces) of candied pumpkin

Ingredienti (original Italian text)
Per 10 persone
600 g farina
4 uova
1 tuorlo
2 cucchiai zucchero
80 g burro (una volta si usava lo strutto: 25 g)
1 bicchierino di limoncello o rum
scorza di mezzo limone grattuggiata
1 pizzico sale

olio (o strutto) per friggere

Per condire e decorare:
400 g miele
confettini colorati (in Campania si chiamano "diavulilli")
confettini cannellini (confettini che all'interno contengono aromi alla cannella)
100 g di arancia candita
100 g di cedro candito
50 g di zucca candita



Directions

Place the flour on work surface and knead it with eggs, butter, sugar, grated rind of half a lemon, a shot of rum and a bit of salt.

Obtained a homogeneous blend, give the dough the shape of a ball and let it stand half an hour.

Then knead again briefly and divide into balls as large as the fist of one hand, and get from it, on floured board, lots of finger-thick rods.

Cut the dough into slices and then form into small balls, and place them on a floured cloth.

Before frying the balls, place them in a sieve and shake them so as to eliminate the excess flour.

Fry a few at a time in hot oil.

Take them out when they're puffy and golden, not particularly too colorful and above all not burned.

Drain and deposit them dry on paper towels.

Using a double boiler melt the honey in a large saucepan, and add it to fried struffoli, stirring gently until they are well soaked in honey.

Pour about half of bonbons and candied fruit cut into small pieces and stir again.

Then, take a serving dish and arrange the struffoli (around a can or glass so that the center will be empty).

Then, while the honey is still warm, take the bonbons and candied fruit and sprinkle on remaining struffoli to try to achieve an aesthetically pleasing.

When the honey will be solidified, carefully remove the item placed in the center, and serve struffoli.



Preparazione (original Italian text)

Disponete la farina sul piano di lavoro e impastatela con uova, burro, zucchero, scorza grattugiata di mezzo limone, un bicchierino di rum e un po' di sale.

Ottenuta un amalgama omogenea, dategli la forma di una palla e fatela riposare mezz'ora.

Poi lavoratela ancora brevemente e dividetela in pallottole grandi quanto il pugno di una mano, da cui ricavare, rullandoli sul piano infarinato, tanti bastoncelli spessi un dito.

Tagliateli a tocchettini che disporrete senza sovrapporli su un telo infarinato.

Al momento di friggerli, porli in un setaccio e scuoterli in modo da eliminare la farina in eccesso.

Friggeteli pochi alla volta in abbondante olio bollente.

Prelevateli gonfi e dorati, non particolarmente coloriti e soprattutto non bruciati

Sgocciolateli e depositateli ad asciugare su carta assorbente da cucina.

Fate liquefare il miele a bagnomaria in una pentola abbastanza capiente, toglitela dal fuoco e unitelo agli struffoli fritti, rimescolando delicatamente fino a quando non si siano bene impregnati di miele.

Versare quindi la met circa dei confettini e della frutta candita tagliata a pezzettini e rimescolare di nuovo.

Prendete quindi il piatto di portata, e disponete gli struffoli su di esso.

Poi, a miele ancora caldo, prendete i confettini e la frutta candita restanti e spargetela sugli struffoli in modo da cercare di ottenere un effetto esteticamente gradevole.

Quando il miele si sar solidificato, togliete delicatamente il barattolo dal centro del piatto e servite gli struffoli.




Notes

The following text was taken from Italian Wikipedia (Machine google translation): The struffoli are typical sweet Christmas of Neapolitan cuisine. The cake is composed of numerous small balls of dough (made with flour, eggs, butter, sugar and flavorings) not more than 5-10 mm in diameter, fried in ' oil or in lard and (after having left them to cool), wrapped in honey and placed in a warm serving dish giving them, in general, a donut shape, decorate it, ultimately, the composition with bits of citrus and other fruit peel , sugar and bits of confetti colored (called diavolillis , devils or "minulicchi "). A variation can be identified in the struffolis baked, and that is that the balls of dough are baked instead of fried, they are lighter and just as tasty. Origins Despite their typical, it seems that the struffolis were not invented in Naples, but were brought by the Greeks in the days of Ancient Greece . Moreover, in Greek cuisine still exists similar preparation, the loukoumades (delicacies). Also use as a typical Christmas cake seems to be relatively recent, as the recipe of Crisci ( 1634 ) mentions it but does not specifically related to Christmas lunch.Etymology Since greek derive the same name of "struffolo", ie the single ball that makes the cake: precisely the word στρόγγυλος ( Strongylos , pron. " strongoulos "or" stroggulos ") meaning" rounded ". Synonyms In Marche , Abruzzo , Molise and in some areas of Lazio there is a sweet piece called " cicerchiata "in Basilicata and Calabria there is the " cicerata ". In the Ciociaria, particularly in the town of Ceccano , as struffoli means a typical dessert carnival spread to more parts of Italy under the name of damselfish (fried balls of the size of a chestnut). At Taranto and in the province are called " sannacchiudere", while Lecce " Puree DD Uzzi "(guinea sweet). At Carlisle , in the province of Iglesias ( Sardinia ), are called " giggeri "...................... Original Italian text Struffoli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Gli struffoli Gli struffoli sono dei tipici dolci natalizi della cucina napoletana. Il dolce composto da numerosissime palline di pasta (realizzata con farina, uova, burro, zucchero e aromi) di non pi di 5-10 mm di diametro, fritte nell'olio o nello strutto e (dopo averle lasciate a raffreddare) avvolte in miele caldo e disposte in un piatto da portata dando loro, in genere, una forma a ciambella; si decora, infine, la composizione con pezzetti di cedro ed altra frutta candita, pezzetti di zucchero e confettini colorati (chiamati diavolilli,diavoletti oppure "minulicchi"). Una variante pu identificarsi negli struffoli al forno, e cio che le palline di pasta siano cotte al forno anzich fritte, sono pi leggeri e altrettanto gustosi. Origini Nonostante la loro tipicit, sembra che gli struffoli non siano stati inventati a Napoli ma che siano stati portati dai greci gi ai tempi della Magna Grecia. Peraltro, nella cucina greca esiste ancora una preparazione simile, i loukoumades (ghiottonerie). Anche l'uso come dolce tipico natalizio sembra essere relativamente recente, in quanto il ricettario del Crisci (1634) ne fa cenno ma non specificamente in relazione al pranzo di Natale. Etimologia Dal greco deriverebbe lo stesso nome dello "struffolo", ossia della singola pallina che compone il dolce: precisamente dalla parola στρόγγυλος (str?ngylos, pron. "strongoulos" o "stroggulos") che significa "di forma tondeggiante". Sinonimi Nelle Marche, Abruzzo, Molise e in alcune zone del Lazio esiste un dolce simile chiamato "cicerchiata"; in Basilicata e Calabria si trova invece la "cicerata". Nell'area della Ciociaria, particolarmente presso la cittadina di Ceccano, con il nome struffoli si intende un dolce tipico carnascialesco diffuso in pi? parti d'Italia con il nome di castagnole (palline fritte della dimensione di una castagna). A Taranto e nella provincia vengono chiamati "sannacchiudere", mentre a Lecce "purceḍḍuzzi" (porcellini dolci). A Carloforte, nella provincia di Iglesias (Sardegna), vengono chiamati "giggeri". Bibliografia Jeanne Car la Francesconi, La vera cucina di Napoli , Newton, 1995. Photo: Mary Melfi.

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