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Molise Isernia
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Sessano del Molise, Isernia -- History and Culture
Date: Current
Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
      Location of Sessano del Molise in Italy
      Country Flag of Italy Italy
      Region Molise
      Province Province of Isernia (IS)
     
      Area 24.7 km? (9.5 sq mi)
      Population (as of Dec. 2004)
      - Total 871
      - Density 35/km? (91/sq mi)
      Time zone CET, UTC+1
      Dialing code 0865
      Postal code 86090
     
      Sessano del Molise is a comune (municipality) in the Province of Isernia in the Italian region Molise, located about 30 km northwest of Campobasso and about 9 km northeast of Isernia. As of 31 December 2004, it had a population of 871 and an area of 24.7 km?.
Contributed by: Courtesy of (English) Wikipedia

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Sessano del Molise, Isernia, Molise -- History and Culture (in Italian)
Date: Current
Notes: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
      Sessano del Molise
      Stato: bandiera Italia
      Regione: Molise
      Provincia: stemma Isernia
      Abitanti:
      920
      Densit?: 38 ab./km?
      Comuni contigui: Carpinone, Chiauci, Civitanova del Sannio, Frosolone, Miranda, Pesche, Pescolanciano
      CAP: 86097
      Pref. telefonico: 0865
      Codice ISTAT: 094049
      Codice catasto: I679
      Nome abitanti: sessanesi
      Santo patrono: San Donato martire
      Giorno festivo: 7 agosto
      Comune
      Posizione del comune nell'Italia
      Sito istituzionale
      Portale:Portali Visita il Portale Italia
     
      Sessano del Molise ? un comune di 920 abitanti della provincia di Isernia. Il paese possiede anche una bella chiesa settecentesca, la Parrocchiale dell'Assunta.
     
     
Contributed by: Courtesty of Italian Wikipedia

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Vastogirardi, Isernia, Molise
Date: Current
Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
      Vastogirardi
      Location of Vastogirardi in Italy
      Country Flag of Italy Italy
      Region Molise
      Province Province of Isernia (IS)
      Elevation 1,200 m (3,937 ft)
      Area 60.9 km? (23.5 sq mi)
      Population (as of Dec. 2004)
      - Total 789
      - Density 13/km? (34/sq mi)
      Time zone CET, UTC+1
      Gentilic
      Dialing code 0865
      Postal code 86089
     
      Website: www.comunevastogirardi.is.it/
     
      Vastogirardi is a comune (municipality) in the Province of Isernia in the Italian region Molise, located about 40 km northwest of Campobasso and about 20 km north of Isernia. As of 31 December 2004, it had a population of 789 and an area of 60.9 km?.[1]
     
     
Contributed by: Courtesy of Wikipedia; image #NYPL #1112338

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Vastogirardi, Isernia, Molise -- History and Culture (in Italian)
Date: Current
Notes: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
     
      Regione: Molise
      Provincia: stemma Isernia
      Altitudine: 1.200 m s.l.m.
      Superficie: 60 km?
      Abitanti:
      798
      Densit?: 13 ab./km?
      Frazioni: Villa San Michele
      CAP: 86089
      Pref. telefonico: 0865
      Codice ISTAT: 094051
      Codice catasto: L696
      Nome abitanti: vastesi
      Santo patrono: San Nicola
      Giorno festivo: 2 luglio
     
      Vastogirardi ? un comune di 798 abitanti della provincia di Isernia.
     
      ? situato a 1200 m. s.l.m. nella parte del Molise confinante con l'Abruzzo.
     
      Il territorio di Vastogirardi si estende per una superficie di 60,72km? e confina con i comuni di Capracotta a nord, San Pietro Avellana, Castel di Sangro (AQ) e Rionero Sannitico ad ovest, Forl? del Sannio, Roccasicura e Carovilli a sud, Agnone ad est.
     
      Da un punto di vista morfologico, il territorio ? separato da quello di Capracotta da rilievi che oscillano tra i 1300 - 1350 m., che discendono scoscesi sino al Piano S. Angelo e a Difesa Grande, antica conca lacustre a quota 1100 m. da cui nasce il Trigno. Ad occidente sono i rilievi della Montagnola (1292 m.) e di Monte Miglio (1350 m.), a sud ? Monte Pizzi (1370 m.), mentre ad est i rilievi della Montagna Fiorita con il Montarone (1278 m.).
     
      Vastogirardi si sviluppa a ridosso di una collina al cui vertice sono il castello e il complesso ecclesiale di San Nicola di Bari. All'interno delle mura ? il borgo, che appare ben conservato nell'originaria funzione di difesa, come testimoniano le torri cilindriche inglobate nelle fabbriche ed i supportici tra i corpi edilizi. Frutto di successivi ampliamenti, le chiese di S. Rocco e di S. Maria delle Grazie vengono edificate agli inizi del XVIII secolo ed inglobate nel terzo ampliamento urbano risalente al XVIII - XIX secolo.
     
      Nel corso del secolo scorso il paese non ha pi? seguito l'andamento aggregativo a fasce gradonate, secondo l'andamento morfologico del sito, ma si ? sviluppato lungo via Garibaldi e via Re d'Italia.
     
      Storia
      L'origine del paese risale al 1100 -1200, fondazione del castello, ovvero una corte fortificata con al centro una piazza e intorno le abitazioni. Nella sua parte mediana domina la chiesa madre intitolata a San Nicola di Bari, patrono della localit?.
     
      Si presume che il nome Vastogirardi tragga origine dal nome di un capitano crociato, Giusto Girardi. In passato assunse anche il nome di Castrum Girardi per via del castello (altri toponimi attestati risultano Castel Girardo, Rocca Girardo, Guasti Belardi, Guardia Giraldo e Guardia Gerardo) e successivamente il nome attuale, che semplicisticamente si attibuisce alla felice posizione geografica del paese, dalla cui sommit? ? possibile godere di un vasto panorama, ma molto piu'scientificamente da un'allitterazione di gergo longobardo.
     
      Vastogirardi ospit? un importante tempio italico datato tra il III e II secolo a.C., probabilmente dedicato a Ercole, di cui attualmente si conservano solo i basamenti nella zona adiacente le Fonti del Trigno, e le cui fondamenta e mura perimetrali vennero utilizzate in epoca medievale per la costruzione di una chiesetta, di cui ? tuttora visibile il perimetro dell'abside, detta di Sant'Angelo Indiano, che ancora oggi d? il nome alla localit?. Sulle fondamenta di una originaria cappella fu invece edificata una chiesa intitolata a Maria Santissima delle Grazie, ampliata e restaurata a partire dal 1909 e riaperta ufficialmente al culto nel 1911, e di cui ancor oggi si venera una pregevole statua. La leggenda racconta che la vergine apparve su un colle, attualmente chiamato Colle della Madonna, dove vi si costru? una cappella. Furono compiuti numerosi tentativi per portare la statua nella chiesa dove ? tuttora ma questa tornava sempre sul colle finch? scomparve. In seguito fu ritrovata a Minervino Murge, in provincia di Bari, dove attualmente si venera un quadro raffigurante una stessa icona denominata la Madonna del Sabato. In realt? ? possibile che tale icona sia stata portata in terra pugliese dai pastori transumanti, essendo Vastogirardi zona montuosa e terra di pastori e greggi.
     
      Di probabile origine tardo-longobarda, nel 1260 il feudo di Vastogirardi apparteneva a Raimondo di Maleto per essere assegnato nel 1279 a Restaino Cantelmo, il cui figlio lo alien?, con diritto di recessione, a Corrado Acquaviva (1310), che lo detenne per un ventennio. Nel 1384, tornato al Demanio della Corona, fu concesso in feudo dalla regina Margherita di Durazzo ad Andrea Carafa, signore di Forli del Sannio, la cui famiglia lo detenne sino al 1404, quando pass? ai Castelmauro e da questi ai Mormile.
     
      Nel 1442 Vastogirardi ? feudo dei Caldora, che ne vennero privati nello stesso anno, mentre durante la reggenza aragonese, appartenne ai d'Aquino per passare ai d'Avalois, casa marchesale di Pescara, e di seguito a Faleio d'Afflitto, conte di Trivento. Dal d'Afflitto il feudo venne alienato a Giovan Leonardo Petra, alla cui discendenza si deve la ristrutturazione del castello e la sua trasformazione in palazzo baronale, come attestato da una lapide che sovrasta il portale d'accesso principale.
     
      Nel 1691 lo stesso feudo venne acquistato dalla famiglia d'Alessandro del ducato di Pescolanciano, che lo detenne sino alla eversione della feudalit?. Nel 1779 Vastogirardi ? nel cantone di Agnone; nel 1807 appartiene al distretto di Isernia ed ? capoluogo di governo dei comuni di Capracotta, Caccavone (attuale Poggio Sannita), Pescolanciano, Castelluccio in Verrino, Castiglione, Carovilli, Castel del Giudice e Pescopennataro; nel 1811 viene assegnato al circondario di Capracotta, mentre nel 1816 al circondario di Carovilli.
     
      Dagli inizi del secolo scorso Vastogirardi ? passato da 2800 agli attuali circa 800 abitanti. Antico paese formato da casali sparsi abitati da pastori, abituati a muoversi lungo i tratturi e a stare per mesi lontani da casa, dopo la crisi della transumanza e a seguito del fiscalismo sabaudo, costante ? stato il fenomeno migratorio, prima verso l'America Latina, poi verso gli USA, specie dopo il 1918.
     
      La maggiore comunit? di oriundi si trova tuttavia nella regione canadese dell?Ontario (600); segue Denver (USA) con 400 oriundi.
     
      Rispetto al fenomeno migratorio, in paese si ricorda che in moltissimi emigrarono a seguito di una grande carestia che si ebbe in epoca fascista. Nel secondo dopoguerra l'emigrazione si ? diretta in Europa, specie Germania e Svizzera, ove vivono 100 oriundi.
     
      Agricoltura ed allevamento del bestiame rappresentano le attivit? principali della popolazione.
     
      Il patrimonio archeologico-architettonico di Vastogirardi annovera i resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in localit? S. Angelo e l'eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale. Portali in pietra delle abitazioni, le stesse in pietrame a pezzatura irregolare, e aperture incorniciate da blocchi lapidei e mensole in pietre sagomate rappresentano invece il carattere dell'edilizia minore.
     
      La Chiesa di S. Nicola di Bari risale al XV secolo ma l'edificio risulta integralemente restaurato nel 1702, come attesta un'iscrizione murata nel portale d'ingresso. Ad una sola navata, al cui interno ? presente un antico ostensorio in argento, vi si accede attraverso un porticato a sua volta accessibile da una doppia rampa. Al suo fianco vi ? un campanile in pietra.
     
      Il territorio di Vastogirardi ? frazionato in diversi piccoli borghi (Villa San Michele e Cerreto), tutti a vocazione agricola e zootecnica.
     
      Amministrazione comunale
      Sindaco: Vincenzo Venditti (lista civica) dal 14/06/2004
      Centralino del comune: 0865 836131
      Posta elettronica: info@comune.vastogirardi.is.it
     
      Appuntamenti
      * 17 GENNAIO Fal? di Sant'Antonio abate
      * 21 MAGGIO Festa di San Felice da Cantalice (localit? Cerreto)
      * 13 GIUGNO Festa di Sant'Antonio di Padova (Vastogirardi centro e frazione Villa San Michele)
      * 1-2-3 LUGLIO Festeggiamenti del patrono San Nicola di Bari e "Volo dell'Angelo"
      * AGOSTO Programma estivo della Pro-Loco e Sagra "Cazzariegl e fasciuol" (data mobile)
     
Contributed by: Text, Italitan Wikipedia; image NYPL #1112338

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Venafro, Isernia, Molise -- History and Culture
Date: Current
Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
      Venafro (Latin: Venafrum; Greek: Οὐέναφρον) is a commune in the province of Isernia, region of Molise, Italy. It has a population of around 12,000, having expanded quickly in the post-war period.
     
      Venafro is the main gateway for the Molise region, since it's crossed by the SS 85 "Venafrana" route.
     
      History
     
      Venafrum, in ancient times assigned to Campania, was situated in the upper valley of the Vulturnus (modern Volturno), and on the Via Latina, 25 km from Casinum (modern Cassino) and 30 from Teanum.[1] It was the last city of Campania towards the north, its territory adjoining on the west that of Casinum (Cassino), which was included in Latium, in the more extended sense of that name, and that of Aesernia (modern Isernia) on the northeast, which formed part of Samnium. It stood on a hill rising above the valley of the Vulturnus, at a short distance from the right bank of that river.[2] No mention is found in history of Venafrum before the Roman conquest of this part of Italy, and it is uncertain to what people it originally belonged; but it is probable that it had fallen into the hands of the Samnites before that people came into collision with Rome. Under the Roman government it appears as a flourishing municipal town: Cato, the most ancient author by whom it is mentioned, notices it as having manufactures of spades, tiles, and ropes:[3] at a later period it was more noted for its olive oil, which was celebrated as the best in Italy, and supplied the choicest tables of the great at Rome under the Empire.[4] It is also the place of the Venafro chessmen.
     
      The only occasion on which Venafrum figures prominently in history is during the Social War, 88 BCE, when it was betrayed into the hands of the Samnite leader Marius Egnatius, and two Roman cohorts that formed the garrison were put to the sword.[5] Cicero more than once alludes to the great fertility of its territory,[6] which was one of those that the tribune Rullus proposed by his agrarian law to divide among the Roman citizens. This project proved abortive, but a colony was planted at Venafrum under Augustus, and the city continued henceforth to bear the title of a Colonia, which is found both in Pliny and in inscriptions. [7] These last, which are very numerous, attest the flourishing condition of Venafrum under the Roman Empire: it continued to subsist throughout the Middle Ages. It retains the ancient site as well as name, but has few vestiges of antiquity, except the inscriptions above mentioned and some shapeless fragments of an edifice supposed to have been an amphitheatre. The inscriptions are published by Mommsen.[8]
     
     
Contributed by: Courtesy of Wikipedia

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Venafro, Isernia, Molise
Date: Current
Notes: "Gli ulivi di Venafro."
Contributed by: Courtesy of Italian Wikipedia

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Venafro, Isernia, Molise -- History and Culture (in Italian)
Date: Current
Notes: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
      Provincia: stemma Isernia
      Altitudine: 222 m s.l.m.
      Superficie: 45 km?
      Abitanti:
      11.523 31-12-07
      Densit?: 256 ab./km?
      CAP: 86079
      Pref. telefonico: 0865
      Codice ISTAT: 094052
      Codice catasto: L725
      Nome abitanti: venafrani
      Santo patrono: SS. Nicandro , Marciano e Daria
      Giorno festivo: 17 giugno
     
      Venafro ? un comune di 12.000 abitanti in provincia di Isernia.
     
      Geografia
      Sorge ai piedi del monte Santa Croce (1.026 m s.l.m.), ad una quota che varia da 158 a 1.205 m s.l.m. Il territorio comunale si estende nella omonima piana, attraversata dai fiumi Volturno e San Bartolomeo.
     
      La citt? ? conosciuta come "porta del Molise", come punto di transito obbligato dalla Campania (attraverso la strada statale 85 "Venafrana" oppure con la nuova Variente Esterna, inaugurata a settembre 2008) o dal Lazio (attraverso la SS 6 - dir., la diramazione della strada statale 6 Casilina verso Cassino).
     
      Storia
      Attribuita la fondazione a Diomede,personaggio della mitologia greca Figlio di Tideo e di Deipile, ha nell'antico nome di Venafrum origini sannitiche
     
      Durante le Guerre Sociali[1], il frentano Mario Egnazio la prese a tradimento e fece strage di sei corti romane. Anche Silla la rase al suolo. Nel gennaio del 49 a.C. Pompeo Magno venendo da Teano, vi fece sosta. Con Augusto divenne Colonia (Colonia Augusta Julia Venafrum), e recep? la caratteristica sistemazione urbanistica romana, parzialmente conservata nell'abitato attuale.In epoca augustea molta attenzione fu data all'acquedotto(rivus venafranus) che portava l'acqua del fiume Volturno da Rocchetta a venafro(vediPozzilli wikipedia)tanto che fu scritta la cosiddettatavola acquaria.
     
      Rinomata per fertilit? e amenit?, ? da Orazio ricordata come luogo di villeggiatura, e Plinio parla di una sorgente diuretica. ? Sede Vescovile dal sec. V. Ultimi Feudatari i Savelli, i Peretti, i Caracciolo di Miranda. Fra il 774 d.C. ed il 787 d.C. la piana di Venafro fu attraversata dalle truppe di Carlomagno che si scontrarono con quelle dei Longobardi del principato di Benevento(vedi Pozzilli). Tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1944,come altri paesi dei dintorni(Pozzilli,Filignano,San Pietro Infine ecc.)fu teatro di aspri combattimenti tra i Tedeschi asserragliati sulle montagne a nord e gli Anglo-Franco-Statunitensi,lungo la linea Gustav,per la conquista di Montecassino. Scambiata per Montecassino dai piloti anglo-americani, Venafro venne colpita duramente dai bombardamenti alleati il 15 marzo 1944. Nella primavera del 1984 fu molto danneggiata dal terremoto originatosi nella non lontana Val di Comino(Frosinone). Dal 1994,insieme ad altri 338 soci,fa parte dell'A.N.C.O.,Associazione Nazionale Citt? dell'Olio. Il 25 aprile 2005 Venafro ha ottenuto la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per il tragico bombardamento aereo sub?to il 15 marzo 1944. Tra il centro abitato di Venafro ed il convento dei Cappunccini, che ospit? nel 1911 Padre Pio da Pietrelcina, a 500 mt di distanza verso est ? presente il cimitero militare francese dei caduti della seconda guerra mondiale appartenenti al CEF guidato da Alphonse Juin, che nella cittadina pose il suo quartier generale. Nel 1987 la cittadina fa parte, su segnalazione del Censis, dei 100 comuni della "piccola grande Italia"
     
      Abitanti censiti
      La citt? ha conosciuto un forte sviluppo negli anni '70 e '80 quando ha visto raddoppiare la popolazione rispetto ai decenni precedenti; oggi lo sviluppo si mantiene costante e positivo.
     
      Amministrazione comunale
      Sindaco: Nicandro Cotugno (Lista civica Venafro Sar?) dal 15/04/2008 (1? mandato)
      Centralino del comune: 0865 9061
      Posta elettronica: info@comune.venafro.is.it
     
      Luoghi di interesse
      Venafro pu? essere suddiviso in due ben distinti nuclei: il centro storico, di origine romana, ai piedi del monte, e il nuovo centro abitato immediatamente sotto di esso, suddiviso in tre parti dalle due strade statali che lo attraversano.
     
      Centro storico
      Il centro storico ? stato costruito sulla preesistente struttura urbana romana. Ai piani superiori degli edifici si trovano le abitazioni, mentre i locali del piano inferiore sono adibiti a botteghe, come ? visibile soprattutto nella ?via per dentro?.
      Vista laterale del castello
     
      Il castello, che sorge nella parte pi? alta della citt?, trae origine da un mastio longobardo sorto su una pi? antica fortificazione nel X secolo. Nel XIV secolo fu ampliato con l'aggiunta di tre torri circolari e fu trasformato nel XV secolo dai Pandone, signori della citt?, che vi realizzarono inoltre un fossato. Di particolare interesse risultano gli affreschi raffiguranti cavalli fatti realizzare dal conte Enrico Pandone in et? rinascimentale.
     
      L'anfiteatro romano, cosiddetto "Verlascio", rimane visibile nelle successive sovrapposizioni seicentesche, che ne hanno mantenuto la pianta ellittica. Si ritiene che le gradinate potessero contenere fino a 15.000 spettatori.
     
      Il teatro romano, situato a monte dell'ultimo decumano, ? di notevoli dimensioni e presenta una scena (frons scaena) di circa 60 m, con una cavea capace di ospitare 3.500 spettatori.
     
      Tracce di un acquedotto romano, della cinta di mura, con una fase di epoca sannitica risalente al IV secolo a.C. ed una in opera poligonale del I secolo a.C., di mura sannitiche. Sempre di origine romana ? la "Torricella", una struttura fortificata situata sulla montagna.
      Vista della "Palazzina Liberty
     
      Altri monumenti sono la cosiddetta "Torre del mercato" ("palazzo Caracciolo") e la Palazzina Liberty, novecentesca.
     
      Le chiese
      L'immagine di "Marzo settecappotti" su di una facciata della cattedrale
     
      Il consistente numero di chiese presenti sul territorio venafrano ha dato a Venafro l?appellativo del ?paese delle 33 chiese?.
     
      La Cattedrale ? situata ai piedi del Parco Oraziano. Risalente al V secolo, fu costruita con materiali prelevati da altri monumenti di epoche precedenti (elementi romani e decorazioni cristiane, come il bassorilievo del vescovo Pietro di Ravenna: un rilievo che, per il suo aspetto inconsueto, viene chiamato dagli abitanti "Marzo Settecappotti"). L'interno ? tre navate decorate da opere pittoriche del XIV secolo. La precede una grande piazza, considerata l?inizio della antica cinta muraria cittadina.
     
      La chiesa dell'Annunziata
      * La chiesa dell'Annunziata, venne costruita nel Trecento dalla "Confraterna dei Flagellanti", ed ? stata pi? volte modificata nel tempo. Presenta un campanile rinascimentale e conserva all'interno un Crocefisso del XIV secolo, una tavola cinquecentesca con Santa Caterina, un dipinto con Madonna e Santi e un organo del 1784.
     
      * La chiesa e il convento di San Nicandro, situati alla periferia della citt?, sulla strada per Isernia, furono edificati su resti romani, in parte riutilizzati nella costruzione. La chiesa, pi? volte trasformata e restaurata nel 2001, presenta interno a due navate e conserva un altare in legno intarsiato e pirografato e le opere pittoriche dell?artista molisano Amedeo Trivisonno, che narrano le vicende del Santo. I portali in bronzo sono opera di Alessandro Castani.
     
      Sono da citare, inoltre, sempre nel centro storico, le chiese di San Francesco, di Sant?Agostino, del Carmine (presso la Cattedrale), di San Sebastiano, delle Anime del Purgatorio, del Corpo di Cristo, di Sant'Antuono. Fuori dal centro storico sono situate le chiese di recente costruzione, come quella dedicata ai Santi Martino e Nicola, e quella in onore di San Luigi Orione.
      La chiesa del Cristo
     
      La chiesa di Cristo,nel quale ogni anno si tiene un festa pre-pasquale.
     
      Personalit? legate Venafro
      * Santa Daria, martire
     
      Frazioni
      'Ceppagna' con circa 600 abitanti, Ceppagna ? situata a quasi 300 m s.l.m., ? la piu grande delle frazioni di Venafro. E' situata alle pendici del monte Sammucro(1205 m), a pochi passi dal confine con la Campania. Abitata gi? in antichit?, in epoca romana e sannita, Ceppagna conserva una notevole importanza storica. Il nome " Ceppagna " deriva dal latino Cippus, e stava ad indicare uno di quei grossi massi su cui era incisa, in epoca imperiale, i km di distanza da Roma. Sono presenti, l'ufficio postale, la chiasa della Madonna del Rosario, 3 bar, di cui uno ? fornito di prodotti tipici, gastronomia, tv, Sky e punto di ristoro; ? presente inoltre in paese, un negozio di alimentari, una macelleria, una trattoria, un centro sportivo, l'associazione "anspi" e Piazza P.Pio dove ogni prima domenica di ottobre viene festeggiata la Madonna del Rosario, con concerti e fiere. Il piccolo centro storico, racchide tutta l'area della Chiesa. Immersa nel verde, circondata da uliveti, adagiata sulla collina, Ceppagna ha da offrire ai propri visitatori e abitanti un paesaggio mestoso della piana altomolisana. Ceppagna dispone di una grande produzione di olio d'oliva annuale, ? praticata la pastozia e l'allevamento).
     
      Vallecupa (poco pi? di 100 abitanti)
      Le Noci (con meno di 100 abitanti, a circa 400 m s.l.m.).
     
      Feste religiose e tradizioni
      Festa dei "Santi martiri e patroni" [modifica]
      Il nuovo Busto di San Nicandro (l'originale storico venne trafugato qualche anno fa) custodito nella chiesa dell'Annunziata
     
      I patroni della citt? sono i santi martiri Nicandro, Marciano e Daria, (Daria consorte di Nicandro) che sono anche patroni della diocesi di Isernia-Venafro, la cui festa ricorre il 17 giugno. La festa ebbe origine in occasione di un terremoto che colp? la citt? nel 1688, che tuttavia non avrebbe provocato, n? gravi danni, n? vittime: la popolazione avrebbe tributato uno spontaneo ringraziamento ai propri patroni per lo scampato pericolo in occasione della festa, pochi giorni dopo. Si decise di celebrare ogni anno una festa di ringraziamento la prima domenica di giugno.
     
      Venne inoltre realizzato un busto di san Nicandro in argento, in seguito rubato e sostituito da una copia identica, che viene portato in processione nel corso della festa. Nel 1933 sotto l'altare maggiore della chiesa di San Nicandro si rinvenne la tomba con i resti del santo, da cui si origina la "santa manna" a scadenze fisse, per cui la cripta della chiesa ? divenuta meta di pellegrinaggio.
     
      Attualmente le festivit? hanno inizio il 17 maggio( Sant N'candriegl ) , quando si apre il mese dedicato ai santi, con una processione di andata e ritorno dalla chiesa dell'Annunziata al convento di San Nicandro. La festa vera e propria viene invece celebrata al 16 al 18 giugno, con spettacoli e processioni. Dal 18 maggio per un mese ,ionltre, presso il convento dei cappuccini intitolato a San Nicandro, ogni mattina dalle ore 5.30 si celebra la Santa Messa preceduta dalla recita del S. Rosario Il 16 giugno si tiene una processione col busto di San Nicandro e le reliquie dalla chiesa dell'Annunziata alla chiesa del santo, dove rimangono per tutti i festeggiamenti e dove il giorno seguente si celebra la messa pontificale, a cui partecipano il vescovo e le autorit? civili e religiose La festa culmina con l'imponente processione del 18, seguita da migliaia di persone, con la quale le statue dei tre santi vengono riportate dalla chiesa di San Nicandro a quella dell'Annunziata, durante la quale, nelle varie fermate, si canta l'inno corale dei santi martiri e che si svolge fino alla mezzanotte.
     
      Altre feste
      Uno dei tradizionali fal? di San Giuseppe
     
      * Il 1 maggio si celebra la festa della Croce, sulla cima del monte, con messa e pranzo all'aperto.
      * La domenica di Pentecoste si celebra la Madonna delle Rose, festa di quartiere, presso la chiesetta omonima.
      * Il 13 giugno si svolge la processione di sant'Antonio di Padova per il centro storico.
      * Il [[1? luglio|1? e il 2 luglio presso la chiesetta della zona du "Colle" si festeggia la Madonna delle Grazie, festa di quartiere.
      * Il 15 e il 16 luglio si festeggia la Madonna del Carmelo con fuochi pirotecnici nel laghetto e la processione del 16,.
      * Il 23 settembre si festeggia san Pio da Pietrelcina presso il convento di San Nicandro.
      * L'11 novembre si festeggiano i santi Martino e Nicola presso l'omonima chiesa, festa di quartiere.
     
      Tra le tradizioni troviamo i Favor r' San Giuseppe, il 19 marzo e i Cumm?t ovvero la pasquetta Venafrana che si tiene il marted? dopo Pasqua, perch? il luned? in Albis si celebra il Pontificale nella Cattedrale, altra tradizione religiosa di Venafro.
     
      Economia
      Gli ulivi di Venafro
     
      L'agricoltura viene praticata tradizionalmente a livello familiare. In particolare ? tuttora attiva la storica produzione di olio d'oliva: Venafro ha ottenuto lo status di "Citt? dell'olio", e vanta una specie autoctona di ulivo, l'Aurino)
     
      Nella piana, a pochi chilometri da Venafro sorge il nucleo industriale di Venafro-Pozzilli con industrie metalmeccaniche, di detersivi, aziende agricole e alimentari.
     
      Fiorente il commercio, grazie alla sua posizione strategica, posta all'incrocio di due strade statali. Sono presenti il centro commerciale La Madonnella e ingrossi commerciali. Poco sviluppato il turismo.
     
      Apparizione nei media
      La citt? di Venafro ? stata nel 1957 palcoscenico per il film di Tot? e Fernandel, La legge ? legge, nella quale Venafro ? travestita dall'immaginario pease italo-francese di Assola.
     
      Onorificenze
      Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
     
      Medaglia d'oro al Merito Civile
      -Piccolo centro, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu obiettivo di ripetuti e violenti bombardamenti, il pi? tragico avvenuto il 15 marzo 1944 da parte delle forze alleate, che provocarono la morte di numerosissimi civili, tra cui molte donne vecchi e bambini, e la quasi totale distruzione dell'abitato. Mirabile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.?
      ? Venafro (IS), 1943-1944
     
      Collegamenti stradali e ferroviari
      Sul territorio venafrano sono presenti numerosi collegamenti stradali e ferroviari proprio grazie alla sua posizione geografica, posta proprio alla porta occidentale del Molise. La cittadina ? attraversata dalla ss85 Venafrana, che collega lo svincolo autostradale di Caianello e la Campania con il Molise; la Casilina "6 Bis" che collega il Molise con il Lazio e lo svincolo autostradale di San Vittore del Lazio. Sono presenti anche la variante esterna al centro abitato di Venafro inaugurata da poco e reti ferroviarie che collegano Venafro ed il Molise alla Campania ed al Lazio.
     
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Venafro, Isernia, Molise -- History and Culture (English translation)
Date: Current
Notes: From Italian Wikipedia; machine translation by Google
      Province: Isernia
      Altitude: 222 m s.l.m.
      Area: 45 km ?
      Population:
      11,523 31-12-07
      Density: 256 inhabitants / km ?
      Zip Code: 86079
      Pref Phone: 0865
      ISTAT code: 094052
      Cadastre code: L725
      Name inhabitants venafrani
      Patron saint: SS. Nicander, Marciano and Daria
      Day: June 17
     
      Venafro is a town of 12,000 inhabitants in the province of Isernia.
     
      Geography
      At the foot of Mount Santa Croce (1026 m asl), at an altitude ranging from 158 to 1205 m asl The district covers the same name in plain, traversed by rivers Volturno and St Bartholomew.
     
      The city is known as the "door of Molise, as a point of transit from Campania (via highway 85" Venafrana "or with the new variant Esterna, opened in September 2008) or Sydney (through SS 6 - dir. The ramification of highway 6 towards Casilina Cassino).
     
      History
      Given the foundation to Diomedes, the character of Greek mythology son of Tide and Deipile has in the name of Venafrum origins Samnite
     
      During the Social Wars [1], the front Egnazia Mario took a betrayal and massacre of six did the Roman courts. Silla also razed to the ground. In January 49 a.C. Pompeo Magno Teano coming from, I did stop. By Augustus became Colonia (Colonia Julia Augusta Venafrum), and incorporated the feature sistemazione Roman urbanism, partially preserved in your attuale.In Augustan era much attention was given all'Acquedotto (rivus venafranus) that carried water from the river Volturno Rocchetta in Venafro (vediPozzilli wikipedia) so much that was written cosiddettatavola aquarium.
     
      Renowned for fertility and amenities, is from Horace remembered as a vacation spot, and Pliny speaks of a source diuretic. It is the Episcopal See sec. V. Last feudatories the Savelli, the Peretti, the Caracciolo of Miranda. Between 774 D.C. and 787 D.C. Venafro of the plain was crossed by the troops of Charlemagne, which clashed with those of the Lombard principality of Benevento (see Pozzilli). Between autumn 1943 and spring 1944, like other countries of the surroundings (Pozzilli, Filignano, San Pietro Infine etc..) Was the scene of bitter fighting between the Germans asserragliati the mountains to the north and the Anglo-Franco-Americans, along Gustav Line, to the conquest of Montecassino. Mistaken for Montecassino by Anglo-American pilots, Venafro was hit hard by Allied bombing March 15 1944. In the spring of 1984 was severely damaged by the earthquake in the origi nearby Val di Comino (Frosinone). Since 1994, together with other 338 members, is part of ANCI, the National Association of Oil City. On 25 April 2005 Venafro won the gold medal at the civil valor by President of the Republic Carlo Azeglio Ciampi to the tragic bombing plane suffered March 15 1944. Between the center of Venafro and the convent of Cappunccini, which hosted in 1911 Padre Pio of Pietrelcina, 500 meters away to the east is the French military cemetery of the fallen of World War II from the CEF led by Alphonse Juin, who in placed the town his headquarters. In 1987, the town is on alert of Censis, of the 100 municipalities of the "great little Italy"
     
      Population census
      The city has experienced a boom in the 70s and 80s when he saw double the population compared to previous decades, today development is constant and positive.
     
      Municipal Administration
      Mayor: Nicandro Cotugno (Lista civica will Venafro) from 15/04/2008 (1 mandate)
      Switchboard of the district: 0865 9061
      Email: info@comune.venafro.is.it
     
      Places of Interest
      Venafro can be divided into two distinct groups: the old town, of Roman origin, at the foot of the mountain, and the new town immediately below it in three parts by the two roads that cross it.
     
      Historical Center
      The old town was built on the existing urban structure romana. The upper floors of buildings are the houses, while the lower floor of the premises are used as shops, as is especially visible in the way inside. "
      Side view of the castle
     
      The castle, which rises in the highest part of the city, stems from a Lombard keep built on an older fortification in the tenth century. In XIV century it was expanded with the addition of three round towers and was transformed in the fifteenth century by Pandone, lords of the city, who built a moat. Of particular interest are the frescoes depicting horses facts make by Count Enrico Pandone during the renaissance.
     
      The Roman amphitheater, so-called "Verlascio", remains visible in the subsequent century overlaps, which have kept the plant elliptical. It is believed that the steps could contain up to 15,000 spectators.
     
      The Roman Theater, located upstream of decumano is large and presents a scene (scaena frons) of about 60 m, with a cavea able to accommodate 3500 spectators.
     
      Traces of a Roman aqueduct, the walled, with a period of time dating back to the Samnite fourth century BC and a polygonal in the first century BC Samnite walls. Also of Roman origin is the "Torricella, a fortified structure located on the mountain.
      View of "Building Liberty
     
      Other monuments are the so-called "Tower of the market" ( "Caracciolo palace") and the Palazzina Liberty, twentieth.
     
      Churches
      The image of "March settecappotti" on one side of the cathedral
     
      The number of churches in the area Venafro Venafro gave the nickname of "the land of 33 churches."
     
      The Cathedral is located at the foot of Park Horace. Dating from the fifth century, was built with materials taken from other monuments of earlier eras (Roman elements and Christian decorations, such as the bas-relief of Bishop Peter of Ravenna, a ground that, because of its unusual appearance, is called by the inhabitants "March Settecappotti" ). The interior has three naves decorated with paintings of the fourteenth century. The above a large square, which is considered the beginning of the ancient city walls town.
     
      The church
      * The church was built in the fourteenth century by the "Brotherhood of flagellants, and has been repeatedly amended over time. Presents a Renaissance bell tower and contains a cross of the fourteenth century, a sixteenth-century table with St. Catherine, painted with a Madonna and Saints and a body of 1784.
     
      * The church and convent of St. Nicander, located on the outskirts of the city, on the road to Isernia, were built on Roman ruins, partly re-used in construction. The church, repeatedly changed and restored in 2001, has two interior aisles and keeps an altar carved in wood and pyrography and paintings of the artist Amedeo Trivisonno Molise, which tell the story of the saint. The bronze doors are the work of Alexander Brown.
     
      Are to be cited, moreover, always in the old town, the churches of St. Francis, St. Augustine, of Mount Caramel (near the cathedral), San Sebastian, the souls in Purgatory, the Body of Christ, Sant'Antuono. Outside the old town are located the churches recently built, as one dedicated to Saints Martin and Nicola, and in honor of St. Luigi Orione.
     
      The church of Christ
      The Church of Christ, in which every year holds a pre-Easter celebration.
     
      Personality linked Venafro
      * Santa Daria, martyr
     
      Fractions
      'Ceppagna' with about 600 inhabitants, Ceppagna is located almost 300 m above sea level, is the largest of the fractions of Venafro. E 'located at the foot of Mount Sammucro (1205 m), a few steps from the border with Campania. Already inhabited in ancient times, in Roman and Samnite, Ceppagna retains considerable historical importance. The name "Ceppagna" derives from the Latin Cippus, and was about to give one of those big rocks on which was engraved, in the imperial era, the km away from Rome. Are present, the post office, the chiasa Madonna del Rosario, 3 bars, one is provided for local products, food, TV, Sky and refreshment point, it is also in this country, a food store, a butcher , a restaurant, a sports center, the association "ANSPI and P. Piazza Pio every first Sunday of October is celebrated Our Lady of the Rosary, with concerts and fairs. The little old town, racchide whole area of the Church. Immersed in greenery, surrounded by olive trees, situated on the hill, Ceppagna has to offer to its visitors and inhabitants mestoso a landscape of flat altomolisana. Ceppagna has a large production of olive oil annually, is practiced pastozia and breeding).
     
      Vallecupa (just over 100 inhabitants)
      The Nuts (fewer than 100 inhabitants, about 400 m asl).
     
      Religious festivals and traditions
      Feast of the "patron saints and martyrs"
      The Bust of St. Nicander (the original town was stolen a few years ago) kept in the church
     
      The patrons of the city are the holy martyrs Nicandro, Marciano and Daria (Daria consort Nicandro) which is also patron of the diocese of Isernia-Venafro, whose feast falls on June 17. The festival originated when an earthquake struck the city in 1688, but would not have caused, or serious damage or victims, the population would have a spontaneous tributato thanks to their patrons to escape the danger at the festival, a few days after. It was decided to celebrate an annual festival of thanksgiving on the first Sunday in June.
     
      It was also created a bust of St. Nicander silver, then stolen and replaced by an identical copy, which is carried in procession during the feast. In 1933, under the high altar of the church of San Nicandro we found the grave with the remains of the saint, from which originates the "Holy Manna" at fixed, so the crypt of the church has become a destination for pilgrimage.
     
      Currently the holidays beginning May 17 (Sant N'candriegl) when you open the month dedicated to the saints, with a procession to and from church of the convent of St. Nicander. The festival itself is instead celebrated the June 16-18, with performances and processions. From May 18 for a month, ionltre at the Capuchin convent dedicated to St. Nicander, every morning from 5.30 celebrated Mass preceded by the recitation of S. On June 16 Rosario held a procession with the bust of St. Nicander and relics from the church of the holy church, where are all the festivities and the following day where we celebrate the pontifical Mass, attended by the bishop and civil and religious festival culminates with the imposing procession of 18, followed by thousands of people, with which the statues of three saints are given by the church of St. Nicander to that of the Annunziata, during which, the various stops, singing the hymn choir of the saints and martyrs who plays until midnight.
     
      Other celebrations
      One of the traditional bonfire for St. Joseph
     
      * On May 1 we celebrate the feast of the Cross, on top of the mountain, with Mass and dinner outdoors.
      * The Sunday of Pentecost is celebrated Madonna of the Roses, the Feast of the district, in the homonymous church.
      * On June 13 there is the procession of Saint Anthony of Padua for the historical center.
      * On [[July 1 | 1 and July 2 at the church in the area of "Hill" celebrates the Madonna delle Grazie, the Feast of the neighborhood.
      * On 15 and July 16 is celebrated Our Lady of Caramel with fireworks in the lake and the procession of 16.
      * On September 23 we celebrate St Pio of Pietrelcina at the convent of San Nicandro.
      * On 11 November we celebrate the saints and Nicola Martino at the church, the feast of the neighborhood.
     
      Among the traditions is the Favor 'St. Joseph, March 19 and Cumm?t or pasquetta Venafrana held the Tuesday after Easter, so on Monday after Easter is celebrated in the Cathedral Pontificale, another religious tradition of Venafro.
     
      Economy
      The olive trees of Venafro
     
      Agriculture is traditionally practiced at household level. In particular, it is still active, the historical production of olive oil: Venafro has obtained the status of "City of", and has a species of olive tree, the Aurina)
     
      The plain, not far from the nucleus Venafro sorge industrial Venafro with Pozzilli-engineering industry, detergents, agricultural and food products.
     
      Thriving business, thanks to its strategic position, located at the intersection of two roads. There are the shopping center La Madonnella and wholesale trade. Underdeveloped tourism.
     
      Appearance in the media
      The town of Venafro in 1957 was the stage for the film Fernandel and Toto, The law is the law, which is disguised Venafro dall'immaginario pease Italian-French Break.
     
      Honors
      Gold Medal of Merit Civil - ordinary ribbon for uniform
     
      Gold Medal of Merit Civil
      Small-center during the last world war, was target of repeated bombings and violent, the most tragic happened on 15 March 1944 by the allied forces, which resulted in the deaths of numerous civilians, including many women and older children, and the almost total destruction of housing. Wonderful example of the spirit of sacrifice and patriotism. "
      - Venafro (IS), 1943-1944
     
      Road and rail links
      Information Venafro are many road and rail links thanks to its geographical position, located right at the western port of Molise. The town is crossed by ss85 Venafrana, which links the motorway to Caianello with Campania and Molise; Casilina 6 Bis "connecting with the Molise Lazio and the motorway exit San Vittore del Lazio. Are also included in the variant of town Venafro inaugurated recently and rail networks that connect Venafro Molise and Campania and Lazio.
     
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Venafro
Venafro, Isernia, Molise
Date: Current
Notes: "Chiesa del Cristo." Photo: Byran.
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Venafro Isernia
Venafro, Isernia, Molise
Date: Current
Notes: "Chiesa dell Annunziata." Photo: Italian Wikipedia -- www.flickr.comphotos/babywalrus.
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