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Molise Campobasso
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Petacciato, Molise
Date: Current
Notes: Petacciato.
Contributed by: Courtesy of Italian Wikipedia

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Petacciato, Molise
Date: Current
Notes: Chiesa di Santa Maria in Petacciato. Photo: Antonio Greco.
Contributed by: Courtesy of Wikipedia

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Petacciato, Molise, Italy
Date: Current
Notes: Chiesa di san Rocco. Campanile del XIII secolo. From tourist brochure: "L'Arte Romanica" published by Edizioni Enme. Photo: Mauro Pesutti.
Contributed by: Courtesy of Regione Molise Assessorato al Turismo

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Petrella Tifernina, Molise
Date: Current
Notes: Chiesa di San Giorgio Martire, la facciata. "Nel centro storio vi e uno dei maggiori monumenti dell'arte romanica nel Molise: la chisa di San Giorgio Martire. gia al primo impatto appare come un spicchio di Medioevo, miracolosamente sopravvissuto ai tempi. Lo schema architettonico e quello tipico a capanna Sulle fiancate si aprono due ingressi secondari. All'interno, la chiesa e divisa in tre navate che sfociano in altrettante absidi. L'apparato scultoreo e notevole. Sulla facciata, il portale con pseudoprotiro e nobilitato dalla lunetta scolpita. Vi e la raffigurazione delle vicende del profeta Giona che per sessersi ribellato agli ordini di Dio fu da quest'ultimo punito. Sulla fascia alla base della lunetta, il nome dell'artista (Epididio) e l'anno (1211) di esecuzione dell'opera. Sono da vedere anche le lunette dei due portali laterali. La fiancata sinistra e inoltre cornata da altre lastre e conci molto interessanti. Tra questi vanno citati il San Giorgio che uccide il drago. All'interno i capitelli dei pilastri delle navate ed i semipilastri delle navatelle sono finemente decorati con un ricco campionario di mascheroni, di teste di leone e di toro, di colombe e di decorazioni vegetali. Meritano particolare attenzione i due capitelli dei pilastri della navata destra, esattamente quelli del IV e V pilastro. Il primo e caratterizzato dall raffiguarzione sulla prima faccia di un sirena con doppia coda, simbolo della lusinga lussuriosa; il secondo e piu complesso, sulla seconda faccia sono scolpite due figure umane aggrappate alle volute viste di spalle ma con il volto rivolto verso lo spettatore." From brochure: "Turismo nel Molise, l'Arte Romanica" published by Edizioni Enme. Photo: Mauro Pesutti.
Contributed by: Courtesy of Regione Molise Assessorato al Turismo

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Petrella Tifernina, Molise, Italy
Date: Current
Notes: Chiesa di san Giorgio Martire. Lastra in bassorilievo: San Giorgio ed il drago.
Contributed by: Courtesy of Regione Molise Assessorato al Turismo

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Petrella Tifernina
Petrella Tifernina, Molise
Date: Current
Notes: Church of San Giorgio.
Contributed by: Courtesty of Campobasso -- Provinciale per turismo

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Provvidenti, Campobasso, Molise
Date: Current
Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
      Location of Provvidenti in Italy
      Region Molise
      Province Province of Campobasso (CB)
      Area 13.9 km? (5.4 sq mi)
      Population (as of Dec. 2004)
      - Total 150
      - Density 11/km? (28/sq mi)
      Time zone CET, UTC+1
      Dialing code 0874
      Postal code 86040
     
      Provvidenti is a comune (municipality) in the Province of Campobasso in the Italian region Molise, located about 20 km northeast of Campobasso. As of 31 December 2004, it had a population of 150 and an area of 13.9 km?.[1]
     
      Provvidenti borders the following municipalities: Casacalenda, Morrone del Sannio, Ripabottoni.
     
     
     
Contributed by: Text, Wikipedia; image NYPL #1263351

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Provvidenti -- History and Culture (in Italian)
Date: Current
Notes: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
      Regione: Molise
      Provincia: stemma Campobasso
      Superficie: 13 km?
      Abitanti:
      131 10-2008
      Densit?: 10 ab./km?
      Comuni contigui: Casacalenda, Morrone del Sannio, Ripabottoni
      CAP: 86040
      Pref. telefonico: 0874
      Codice ISTAT: 070056
      Codice catasto: H083
      Santo patrono: San Nicola
      Comune
      Posizione del comune nell'Italia
      Portale:Portali Visita il Portale Italia
     
      Provvidenti ? un comune di 131 abitanti della provincia di Campobasso.
     
      CENNI STORICI SU PROVVIDENTI:
      Un'antica tradizione dice che l'attuale comune di Provvidenti posizionato a 575m fu riconosciuto granaio dell'antica citt? frentana di Gerione, distrutta da Annibale durante il suo passaggio nel Molise. Sembra infatti che Provvidenti era un luogo ideale per potervi scavare e conservare le messi prodotte nelle pianure vicine e sottostanti. Inoltre questo luogo era raccordato da una rete stradale,buona per quei tempi, sia con Gerione distante 15 stadi(2,6 km) che con Casalpiano. Da questa sua funzione di provvedere alle necessit? della gente,nasce il suo nome: ?PROVVIDENTIAE?.( attestato da R.D. ?Aprus-Mol? a cura di P. Sella, Biblioteca Apostolica Vaticana e dal trattato di toponomastica dell?Utet ?Storia e significati dei nomi geografici?. La storia dettagliata viene descritta in ?Provvidenti, note di storia antica e contemporanea? di Giovanni De Vito.)
     
      Polibio (libro III,101) narra che Annibale,dopo aver consolidato il suo accampamento a Gerione, per tenere sotto stretto controllo tutte le sue truppe e gli spostamenti dei romani, cre? un secondo accampamento su di un poggio, chiamato oggi ?colle Crocione?,con l?intento di occupare un?altura dominante,chiamata ?Monte le Canne?, in vicinanza dell?attuale bivio per Provvidenti. Inoltre si pensa che anche l?attuale campanile della chiesa madre, sia stata costruita sulle basi di una vecchia torre, posta a vigilare sul granaio di Gerione.
     
      I primi dati storici Certi, appartengono al Medioevo:
     
      L' abitato di Provvidenti era gi? definito intorno al XII secolo e nella prima met? del
     
      XVI secolo il feudo era propriet? dei Di Capua. Dal 1555 fino alla fine del secolo faceva parte dei possedimenti dei D'Ajerbo. A quest'ultimi seguirono i Cavaniglia che fecero scolpire su molti edifici, tra i quali la chiesa di San Sebastiano, il proprio simbolo. I Cavaniglia rimasero al potere sino alla met? del XVII secolo dopodich? il feudo pass? ai Di Sangro che lo tennero fino all'abolizione della feudalit?.
     
      Architettura:
      Il centro storico di Provvidenti ricorda il periodo medioevale.
     
      Attualmente infatti ? in fase di studio un piano di recupero che possa
     
      conservarne le forme senza stravolgere l'impianto originale.
     
      Nel centro storico ? ubicato un santuario (VII-VIII secolo) dedicato alla venerazione della
     
      Madonna della Libera, il pi? antico della Diocesi di Termoli-Larino.
      Pi? volte distrutto da calamit?, ma sempre ricostruito con cura e devozione;
     
      l?ultima ristrutturazione ? successiva al terremoto del 2002, quello che (con epicentro proprio tra Provvidenti e Ripabottoni) compromette anche la staticit? della Chiesa Madre, nata nel 1724 sui resti di una vecchia chiesa Romana. Nella sacrestia della Chiesa Madre si conserva, insieme ad altri reperti, una pietra, con scolpito un labirinto (di antichissima fattura), e un lavabo (sempre in pietra, e che posto, nei primi tempi della Cristianit?, all?ingresso del tempio, permetteva ai fedeli di lavare i piedi prima di entrare). Bellissimo il campanile (anch'esso ?ferito? dallo stesso sisma), in pietra gravinata e con base piramidale; il tutto fa pensare che sia stato costruito modificando una torre antica, posta a tutela del granaio della citt? frentana di Gerione e della strada sottostante (detta, ancora oggi, ?la via di Petrella?)
     
      Oggi:
      Nel 1993, per appianare il grave dissesto finanziario del comune,che ne avrebbe potuto determinare la perdita dell?autonomia e diventare frazione del vicino comune di Casacalenda, le famiglie di Provvidenti, hanno dato luogo ad un?autotassazione. Nel 2002 Provvidenti subisce le conseguenze di un forte sisma (come dimenticare il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia?) che provoca il crollo di alcuni edifici ed il totale disuso di altri. Di l? comincia la ricostruzione del paese. Dal 2006 il Comune di Provvidenti accoglie il progetto ?Provvidenti Borgo della Musica ? Laboratorio stabile delle Arti?; progetto a cura dell'agenzia molisana Komart s.r.l. che mira alla rivalutazione del territorio, a partire dall?arte,cultura ed in particolar modo dalla Musica. (http://www.provvidentiborgodellamusica.com)
     
      Il progetto ? ancora in atto:
      == PROVVIDENTI BORGO DELLA MUSICA _________________________________ LABORATORIO STABILE DELLE ARTI ==
      in uno dei pi? piccoli Comuni d?Italia: il?borgo della musica?
      Provvidenti diventa ?bottega? di creativit? Provvidenti si fa centro di ricerca per l?espressione musicale Provvidenti si trasforma in luogo di sperimentazione per tutte le forme artistiche Provvidenti Borgo della Musica ? laboratorio stabile delle arti
     
      Il Borgo della Musica, tutto l?anno, apre le sue porte agli allestimenti (anche scenografici) e alle produzioni musicali live per tutti gli artisti (noti o medio/noti e giovani) che ne fanno richiesta.
     
      Studiando delle formule assolutamente ?originali?, il Borgo mette a disposizione le sue risorse per garantire al meglio lo svolgimento dei lavori. Le spese da corrispondere ? in funzione dei servizi prenotati - ubbidiscono a parametri di ?contrattazione? fuori dalle regole mentre, spesso, le modalit? di scambio (? dei primordi) tornano a guadagnare un posto di riguardo.
     
      ?regalare? uno (o pi?) concerto(i) al Borgo ? per ?barattare? un allestimento o una produzione perch? il futuro ha un cuore antico
     
      Amministrazione comunale [modifica]
      Sindaco: Angelo Petrilli (lista civica) dal 05/04/2005
      Centralino del comune: 0874 841495
      Posta elettronica: non_disponibile
     
Contributed by: Text, Italian Wikipedia; image NYPL #1263351

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Provvidenti -- History and Culture (English translation)
Date: Current
Notes: From Italian Wikipedia, the free encyclopedia; Google machine translation
     
      Region: Molise
      Province: Crest Campobasso
      Area: 13 km ?
      Population:
      131 10-2008
      Density: 10 inhabitants / km ?
      Contiguous municipalities: Casacalenda, Morrone del Sannio, Ripabottoni
      Zip Code: 86040
      Pref Phone: 0874
      ISTAT code: 070056
      Cadastre code: H083
      Patron Saint: San Nicola
      Location of the commune in Italy
      Portal: Portals Portal Visit Italy
     
      Provvidenti is a town of 131 inhabitants of the province of Campobasso.
     
      HISTORY ON PROVIDENCE:
      An ancient tradition says that the current common Provvidenti positioned 575m was recognized granary of the ancient city of Frentana Gerione, destroyed by Hannibal during its passage in Molise. It appears that Provvidenti was a perfect place for you to dig and store the set produced in the plains near and below. In addition, this area was connected by a road network, good for those times, both with 15 Gerione distant stages (2.6 kilometers) or Casalpiano. From this function of the needs of the people, was his name: "PROVVIDENTIAE." (Certified by RD "Aprus-Mol" edited by P. Sella, Biblioteca Apostolica Vaticana and the Treaty of toponymy dell'Utet "History and meanings of geographical names. "The story is detailed in" Provvidenti known history of ancient and contemporary "by John De Vito.)
     
      Polybius (Book III, 101) said that Hannibal, after having consolidated its camp Gerione to keep under strict control all his troops and the movement of the Romans, created a second camp on a hill, now called "hill Crocioni" with the intent to occupy a high dominance, called the Monte Canne ", near the junction for Provvidenti. Furthermore we think that the current bell tower of the church, was built on the foundations of an old tower, and is supervising the barn of Gerione.
     
      The first certain historical data, belong to the Middle Ages:
     
      L 'village of Provvidenti was defined around the XII century and the first half of
     
      Sixteenth century, the feud was owned by the Di Capua. From 1555 until the end of the century was part of the possessions of the D'Ajerbo. In the latter followed the Cavaniglia they did carve on many buildings, including the church of San Sebastiano, its symbol. I Cavaniglia remained in power until the middle of the seventeenth century after the feud passed to Di Sangro who held it until the abolition of feudalism.
     
      Architecture:
      The historic center of Provvidenti remember the medieval period.
     
      Currently it is being studied in a recovery plan that can
      keep the forms without changing the original.
     
      In the historical center is located a shrine (VII-VIII century) dedicated to the veneration of
     
      Madonna della Libera, the oldest of the Diocese of Termoli-Larino.
      Repeatedly destroyed by disasters, but always rebuilt with care and devotion;
     
      the latest restructuring is after the earthquake of 2002, that (with its epicenter between Provvidenti and Ripabottoni) also undermines the static nature of the Mother Church, founded in 1724 on the ruins of an old Roman church. In the sacristy of the Mother Church is preserved, along with other relics, a stone carved with a labyrinth (the old bill), and a sink (still in stone, and that place, in the early days of Christianity, at the temple, allow the faithful to wash the feet before entering). Beautiful bell (also "wounded" by the earthquake), and in Gravina and stone-based pyramid, all suggests that it was constructed by modifying an ancient tower, located to protect the granary of the city of Frentana Gerione and the street below (that, even today, "the way of Petrella)
     
      Today:
      In 1993, to resolve the serious financial difficulties of the municipality, which could determine the loss of autonomy and become a fraction of the nearby town of Casacalenda, families of Provvidenti, gave rise to un'autotassazione. In 2002 Provvidenti suffers from a strong earthquake (like forgetting the collapse of the school of San Giuliano di Puglia?) That causes the collapse of some buildings and the total disuse of others. From there begins the reconstruction of the country. Since 2006 the City of Provvidenti accept the "Provvidenti Borgo della Musica - Laboratory stable of the Arts" project by the Agency Komart Molise srl aiming at upgrading the area, starting from art, culture and especially the music. (http://www.provvidentiborgodellamusica.com)
     
      The project is still in place:
      == PROVIDENCE VILLAGE MUSIC WORKSHOP _________________________________ STABILE ARTS ==
      in one of the smaller municipalities of Italy: the "village of music"
      Provvidenti becomes "workshop" of creativity is Provvidenti research center for musical expression Provvidenti becomes a place of testing for all forms of artistic Provvidenti Village Music is stable laboratory of the arts
     
      Il Borgo della Musica, throughout the year, opens its doors to the composition (including stage) and live music for all artists (known or medium known and young people) who request it.
     
      Studying formulas absolutely "original", the Village offers its resources to ensure the best performance of the work. The costs to be paid - depending on the services booked - to obey the parameters of "bargaining" outside the rules and, often, the procedures for the exchange (the early days ...) come back to earn a place of respect.
     
      "Give" one (or more) concert (s) in the Village ... to "trade" a construction or production because the future has an ancient heart
     
      Municipality
      Mayor: Angelo Petrilli (civic list) since 05/04/2005
      Switchboard of the district: 0874 841495
      Email: non_disponibile
     
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Riccia, Campobasso, Molise
Date: Current
Notes: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
      Stub regione Molise
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      Regione: Molise
      Provincia: stemma Campobasso
      Altitudine: 710 m s.l.m.
      Superficie: 69 km?
      Abitanti:
      5.649 31-12-04
      Densit?: 83 ab./km?
      Frazioni: Colle della Macchia, Guadolapilla, Iana, Lama della Terra, Loie, Mancini, Paolina, Peschete, Sticozze, Vicenna, Vignalitto, Colle Cuculo.
      Comuni contigui: Castelpagano (BN), Castelvetere in Val Fortore (BN), Cercemaggiore, Colle Sannita (BN), Gambatesa, Jelsi, Pietracatella, Tufara
      CAP: 86016
      Pref. telefonico: 0874
      Codice ISTAT: 070057
      Codice catasto: H273
      Nome abitanti: riccesi
      Santo patrono: Madonna del Carmelo, S.Agostino
      Giorno festivo: 28 agosto
      Comune
      Posizione del comune nell'Italia
      Sito istituzionale
      Portale:Portali Visita il Portale Italia
     
      Riccia ? un comune di 5.701 abitanti della provincia di Campobasso.
     
      Storia
      L'epoca dei Sanniti e dei Romani
     
      La posizione geografica di Riccia, strategica e definita insuperabile in quei tempi dall'Amorosa, autorizza lo storico a considerare quasi certa la presenza di casali o borghi sanniti nell'agro riccese. Le citt? pi? vicine, documentate come centri sanniti, erano Murgantia, l'attuale Baselice, Mucrae e Celenna, oggi rispettivamente Morcone e Celenza Valfortore. Non si sa per? a quali di questi centri politici appartenesse l'antico borgo riccese. Il commercio con le colonie greche dovette essere per? abbastanza fiorente, considerata la gran quantit? di monete antiche greche ritrovate in diversi punti dell'agro occupati dai diversi casali. Pi? tardi, occupati dai Romani tutti gli insediamenti sanniti, anche il territorio riccese ricadde sotto l'egemonia dei conquistatori laziali: ed ? proprio a quest'epoca che rimane legata una delle ipotesi dell'origine del nome di Riccia: " ? fra questi coloni ? facile che vi fossero genti di Aricia laziale, le quali ebbero in sorte le nostre terre ed i nostri casali. I nuovi abitatori, vista la fertilit? del suolo, le copiose sorgenti e il clima sano, presi d'ammirazione pei nostri boschi, simili a quelli della loro patria di origine, pei ricchi pascoli e per la magnificenza degli orizzonti, si accasarono in quei casali pi? rispettati dalla distruzione operatavi dai Romani, e diedero il nome di Aricia al villaggio pi? sicuro e pi? centrale del territorio, in memoria della loro patria lasciata per sempre?" La nuova colonia romana diede cos? un notevole sviluppo al villaggio che si estendeva dal dirupo di rocce naturali, dove sorse il castello, fino all'attuale Chiesa Madre. Gli Schiavoni Nell'anno 641 viene registrato uno degli avvenimenti pi? rilevanti della storia riccese: dalle coste della Dalmazia sbarcarono a Siponto alcuni popoli della Sarmazia Europea, detti Schiavoni che iniziarono a far scorrerie nella Puglia fino e che le truppe di Aione del Ducato beneventano le affrontarono in una battaglia assai sanguinosa presso il fiume Ofanto. Gli Schiavoni ne vennero fuori da veri vincitori, me nessuna resistenza seppero opporre l'anno successivo quando furono decimati dalle stesse truppe del ducato guidate dal fratello di Aione, Rodoaldo. I pochi Schiavoni scampati si rifugiarono lungo la valle del Fortore, fino ad arrivare alle mura di Riccia, chiedendo ospitalit?. I riccesi, che non avevano che un abitato assai limitato, non rimasero insensibili alle necessit? di quel popolo, e concessero loro una parte i territorio fuori dalle mura dove furono concesse aree edificatorie e materiali di costruzione. L'et? Feudale Negli anni di Carlo I d'Angi?, Riccia fu concessa ai De Capua, ed il primo Signore ne fu il Gran Protonatario. Non si pu? affermare con certezza che Bartolomeo De Capua abbia mai visitato la il territorio riccese, ma di certo "?egli si occup? con interesse delle faccende di essa. E fu egli appunto che agli 11 marzo 1286 fece assegnare Riccia nel Giustizierato di Terra di Lavoro e Contado di Molise, togliendola a quello di Capitanata,a cui aveva appartenuto." Grande entusiasmo nel paese si ebbe quando ne prese dimora Costanza di Chiaromonte, sposa di Andrea De Capua nel 1395, e gentile Regina del Regno, prima di essere per vario tempo Signora di Riccia. Ecco come viene descritto il suo ingresso a Riccia: "Arrivao, nella Ariccia zita Costanza di Chiaromonte, accompagnata da molti baroni nel mese di Maio, e l'aspettavono le nobili damigelle dell'Ariccia di casa Sedati, Regi, che l'abbrazzaron forti et la vasaro, e dopo che l'eppero conducta per tutta la terra la menaro a lu castellu, dove ci furono grandi feste. La Reina non have pi? di 17 anni ? molto avvenente et de bona manera. La sera foro facte tante alluminare e tanti fal? in tutti li cantuni che pareva che fosse die". Il 1799, la demolizione del palazzo feudale Dopo anni di violenze e di soprusi da parte dei principi sovrani a Riccia, l'odio accumulato dal popolo riccese trov? la sua esplosione in "?onda furiosa di popolo, eccitato da uno straripante spirito di vendetta e dalla suggestione del dot. Saverio Mazzocchelli, si gett? sul castello feudale e le sue adiacenze, e tutto fu distrutto nel breve periodo del regime repubblicano. S'incominci? dal palazzo, a scardinare le imposte, a fracassare la ricca mobilia, a incendiarne il prezioso archivio e la ricca biblioteca, quasi a vendicare l'incendio dell'archivio civico commesso a suggerimento di Bartolomeo VI De Capua, allo scopo di distruggere i documenti che potevano irrefutabilmente provare le sue usurpazioni. Smantellato anche il tetto, vennero abbattute le soffitte, rotti i pavimenti, demolite le volte ed atterrate le mura?non pertanto scamparono da tanta rovina la porta, il torrione, i due terzi del baluardo ed alcuni resti di mura solide e grosse contro le quali rimase impotente l'ira popolare". Dal 1800 al 1860: Riccia nel periodo napoleonico Nella prima met? del XIX Secolo regno a Riccia una calma "relativa": i sanfedisti erano tenuti a freno dalle autorit? locali o dalle guardie cittadine ed i fuggitivi o carcerati, ormai stanchi e d avviliti dalle lunghe sofferenze degli anni passati, spesso in carceri disumane, erano si tornati liberi, ma con entusiasmi ormai spenti. In questo periodo fu scelto il successore del popolare Arciprete Spallone, la cui morte avvenne nel 1803, nel nome di Francesco Ruccia, originario del limitrofo paese di Colle Sannita. Nel 1806 invece, salito al trono di Napoli Giuseppe Bonaparte, i sanfedisti ancora indomiti ripararono nelle campagna, dove iniziarono a vivere di furti, ma perseguitati dalle milizie urbane finirono diversi uccisi, altri in carcere, senza lasciare traccia. Il Brigantaggio Dopo la riconferma della Costituzione del 1848 e riassunto Pietro Moffa nelle funzioni di Sindaco iniziarono anche nell'agro riccese ad infuriare le bande brigantesche, con conseguente inizio di un relativo potere dei militari. Fu sciolta l'amministrazione comunale, eletta un'altra ed iniziato il disboscamento delle terre in contrada Serrola. Le bande di briganti che infestarono il territorio di Riccia furono principalmente quelle legate ai nomi di Pelorosso, Varanelli e Caruso. La prima banda fu praticamente sterminata sul nascere, le altre due invece, una volta unitesi, continuarono a spargere il terrore nelle campagne fino al 1863. Si ricorda ancor oggi il rapimento da parte di Caruso della bella Filomena Ciccaglione, dopo averne ucciso giorni prima il povero padre.
     
      Amministrazione comunale
      Sindaco: commissario dal 26/03/2008
      Centralino del comune: 0874 716631 - 0874 716216
      Posta elettronica: comune@comunediriccia.it
     
Contributed by: Text, Italian Wikipedia; image NYPL #1263360

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