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Busso -- History and Culture (English translation) | | Date: Current | Notes: Text from Italian Wikipedia; Google machine translation
The Giustiniani opina Busso that the name derives from "Bussus" worth "Boscus" as the "Glossarium of Du Fresne du Canga. There is to be declared, however, that in the 1710 edition of francofortiana "Glossarium" has not quite found the word "Bussus". The emblem of the town brings in a man who "knocks" a tree, a symbol of agro Prisco cleared.
News feudal
In Norman times Busso was feud of the Counts of Molise, probably in suffeudo to a family that took place from his last name. Catalogs Borrelli mentions several times Riccardo de Busso or "deBuxo" Busso although as a self-standing feud is not mentioned at all. The names Swabian and Angevin Busso continued to include among the lands of the Counts of Molise, from the fourteenth century onwards was a feud between several families who remember the D'Alife, the Cantelmo, the Galeotai Gaetani, the Caracciolo. In 1625 he made the sale of Maluccio Busso Francesco Maria Riccardo Marchese di Ripa (Ripalimonasi). In 1630 the Marquis of Ripa feud to the alienated Giovanniantonio Parisi founded in 1647 and the Duke of Rhodes House Cavaniglia Marchesale S. Mark of Cavoti. I Cavaniglia in 1708 the university sold the Jordan family, which kept up the all'eversione feudality.
Festivals
* Festival of St. Lawrence Martyr (August 10)
* Feast of Saints John and Paul (June 26)
* Feast of Our Lady of Mount Caramel (July 16)
* Feast of Padre Pio (August 13)
* Feast of S. Maria in Valle (second Sunday in September)
Patron Saint
San Lorenzo Martine
August 10
| Contributed by: Text courtesy of Italian Wikipedia, photo: Davide Palmieri
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Campobasso, Molise | | Date: Current | Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
Province of Campobasso
Nation Italy
Region Molise
Capital Campobasso
Area 2,909 km?
Population (2001) 230,692
Density 63
Comuni 84
Vehicle Registration CB
Postal Code 86010, 86010-86049
Telephone Prefix 0874, 0875
ISTAT 070
President Nicolino D'Ascanio
The Province of Campobasso (Italian: Provincia di Campobasso; Molise Croatian dialect: Pru?nč de Cambu??) is a province in the Molise region of Italy. Its capital is the city of Campobasso.
It has an area of 2,909 km?, and a total population of 230,692 (2001). There are 84 comunes (Italian: comuni) in the province: Comunes of the Province of Campobasso.
A substantial number of the local population is of Croatian ancestry and speak a somewhat archaic dialect of the Croatian language known as the Molise Croatian dialect.
| Contributed by: Text, Wikipedia; map from Molise tourist pamplet
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The Province of Campobasso, Molise | | Date: Current | | Notes: "Il fiume Biferno." | Contributed by: Italian Wikipedia
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The Province of Campobasso, Molise | | Date: Current | | Notes: "Il Matese." | Contributed by: Italian Wikipedia
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The Province of Campobasso -- History and Culture (in Italian) | | Date: Current | Notes: Provincia di Campobasso
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Provincia di Campobasso
Regione: Molise
Capoluogo: Campobasso
Superficie: 2.909 km?
Abitanti:
231.330 ISTAT 31-12-2005
Densit?: 80 ab./km?
Comuni: Elenco di 84 comuni
Targa: CB
CAP: 86100, 86010, 86049
Pref. telefonico: 0874, 0875
Codice ISTAT: 070
Presidente: Nicola D'Ascanio 29.05.2006
Sito istituzionale
La Provincia di Campobasso ? una provincia del Molise di oltre 230 mila abitanti che si estende su una superficie di 2.909 km? e comprende 84 comuni. La sede istituzionale ? sita nel Palazzo Magno in via Roma 47 a Campobasso. Il presidente della Provincia ? attualmente Nicola D'Ascanio, eletto nel 2006 nelle file del centro-sinistra.
Affacciata a nord-est sul Mar Adriatico, confina a nord con l'Abruzzo (Provincia di Chieti), a sud-est con la Puglia (Provincia di Foggia), a sud con la Campania (Province di Benevento e di Caserta), a ovest con la Provincia di Isernia.
Geografia
? ...quando incontreremo le prime ulivelle
magre, solitarie, in bilico sui dirupi, con i rami stenti, tormentati dalla bufera,
allora saremo in Contado di Molise. ?
(Francesco Jovine[1])
Territorio
Partendo dalle montagne della dorsale appenninica, passando per le colline, i laghi e i fiumi dell'entroterra per giungere infine alla fascia costiera dell'Adriatico si pu? scoprire un territorio molto vario e ben diversificato in cui sono inseriti, talvolta aggrappati sulla roccia, talvolta distesi sulle colline, borghi, paesi e citt?. Il territorio ? attraversato dalle valli del Trigno, del Biferno e del Fortore; esse presentano un andamento generalmente rettilineo, circondate dai pendii di colline e montagne, per poi allargarsi notevolmente nei pressi del mare.
Idrografia
Fiumi
Fiume Sorgente Foce Lunghezza Portata Provincie attraversate Note
Biferno Matese, Bojano (CB) Adriatico 84 km oltre 20 m?/s Campobasso //
Fortore Monte Altieri (BN) Adriatico 110 km 13,50 m?/s Benevento, Campobasso, Foggia Segna il confine tra il Molise e la Puglia
Trigno Monte Capraro, Vastogirardi (IS) Adriatico 85 km // Isernia, Campobasso, Chieti Segna il confine tra il Molise e l'Abruzzo
Tammaro Sella del Vinchiaturo, Sepino (CB) Calore Irpino 78 km // Campobasso, Benevento //
Saccione Colle Frascari, Montelongo (CB) Adriatico 33 km 0,8 m?/s Campobasso, Foggia //
Sinarca Il Monte, Palata (CB) Adriatico 26 km // Campobasso //
Sassinora Matese, Sepino (CB) Tammaro 7 km // Campobasso, Benevento //
Il fiume Biferno visto dalla SS 647.
Laghi
Gli unici due invasi presenti nella provincia, ed in tutto il Molise, sono di origine artificiale. Essi sono:
* Il lago di Guardialfiera, soprannominato anche "del Liscione", dal nome della diga grazie al quale ? stato creato. Suggestivi e spettacolari sono i due viadotti della SS 647, denominati "Molise I" e "Molise II", che per diversi chilometri attraversano il lago e la diga;
* Il lago di Occhito.
Orografia
Il Matese
La provincia, ? caratterizzata da antiche formazioni sedimentarie, alcune anche di origine marina. Il territorio si pu? distinguere in quattro zone in base alla loro costituzione:
* La dorsale montuosa degli Appennini caratterizzata dalle Mainarde e dal Matese;
* Una fascia costituita da formazioni calcareo-marnoso-selciose che si protende fino alla linea Carovilli-Chiauci-Frosolone-Campobasso-Riccia;
* Le valli del Trigno e del Biferno insieme ai Frentani, dalla caratteristica composizione argillosa. Proprio per la sua composizione, questa ? la zona che pi? di tutte ? soggetta al fenomeno delle frane;
* La fascia costiera, caratterizzata da una formazione prevalentemente argillosa e sabbiosa.
Clima
Storia
A seguito della guerra contro Roma dal 343 a.C. al 290 a.C. il territorio dell'antica regione del Sannio (cui si pu? ricondurre quello dell'attuale provincia di Campobasso) fu incluso nella Regio IV in et? Augustea. Nel 570, in seguito ad un'invasione da parte dei Longobardi, il territorio fu annesso al ducato longobardo di Benevento comportando un ridimensionamento dei latifondi e dei patrimoni ecclesiastici dei vescovati di Bojano, Sepino, Venafro, Trivento, Isernia, Larino e Termoli. Ne segu? una divisione dell'area in gastaldati ed il consolidamento di alcune signorie feudali che acquistavano sempre maggiore autonomia. E' da collegare alla divisione del ducato di Benevento dell'847 ed alla creazione del principato di Capua nell'860 la nascita delle contee di Venafro, di Larino, di Trivento, di Bojano, di Isernia, di Campomarino e di Termoli. Ugo I de Molinis, conte di Bojano e feudatario normanno di Mulhouse (da cui deriverebbe il nome del Molise), attuando una politica di contrasto/favore della penetrazione normanna, restitu? gli antichi confini ai territori del Sannio nel 1053. Infine grazie al suo successore, Ugo II de Molinis, il Molise si costitu? in forma indipendente intorno al 1128. Agli inizi del XVI secolo la regione fu unita alla Capitanata, con capitale Lucera. Con l?avvento della Repubblica Partenopea, si instaur? una nuova organizzazione amministrativa che prevedeva la divisione in dipartimenti costituiti da cantoni. Il dipartimento del Sangro fu frazionato in sedici cantoni e precisamente: Lanciano, Ortona, Palena, Atessa, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Agnone, Baranello, Campobasso, La Riccia, Trivento, Larino, Termoli, Serra Capriola, Dragonara, il Vasto. Il 27 Settembre del 1806, dopo l'occupazione da parte della Francia, Gioacchino Murat rese il Molise provincia autonoma costituita dai distretti di Campobasso e di Isernia ai quali si aggiunse quello di Larino e il Circondario di Agnone. Il Molise benefici? molto di questa operazione, infatti perse solo 2 comuni e ne ottenne ben 31. Tuttavia nel 1861 il Molise sar? nuovamente aggregato ad altro ente, questa volta all?Abruzzo, con cui former? per 100 anni un'unica unit? amministrativa. A causa di questa annessione, perder? 15 comuni e ne inglober? 13, a cui se ne aggiungeranno 4 della provincia di Caserta, soppressa nel periodo fascista (poi ricostituita e riordinata nei comuni originari). In seguito ad importanti lotte per l'autonomia, nel dicembre del 1963, la provincia di Campobasso venne staccata dall?Abruzzo ed elevata a regione autonoma col nome di Molise. La situazione rest? invariata fino al 1970 quando 52 comuni vennero distaccati per formare la Provincia di Isernia, istituita con la legge 2 Febbraio 1970 n. 20.
Comuni principali
Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab) Superficie
(km?) Densit?
(ab/km?) Altitudine
(m.s.l.m.)
1?
Campobasso 51.244 55 930 701
2?
Termoli 32.331 55,10 585 15
3?
Bojano 8.856 49 169 480
4?
Larino 8.230 88 80 341
Note
1. ^ Francesco Jovine
▼
Molise ? Comuni della provincia di Campobasso
Acquaviva Collecroce ? Baranello ? Bojano ? Bonefro ? Busso ? Campobasso ? Campochiaro ? Campodipietra ? Campolieto ? Campomarino ? Casacalenda ? Casalciprano ? Castelbottaccio ? Castellino del Biferno ? Castelmauro ? Castropignano ? Cercemaggiore ? Cercepiccola ? Civitacampomarano ? Colle d'Anchise ? Colletorto ? Duronia ? Ferrazzano ? Fossalto ? Gambatesa ? Gildone ? Guardialfiera ? Guardiaregia ? Guglionesi ? Jelsi ? Larino ? Limosano ? Lucito ? Lupara ? Macchia Valfortore ? Mafalda ? Matrice ? Mirabello Sannitico ? Molise ? Monacilioni ? Montagano ? Montecilfone ? Montefalcone nel Sannio ? Montelongo ? Montemitro ? Montenero di Bisaccia ? Montorio nei Frentani ? Morrone del Sannio ? Oratino ? Palata ? Petacciato ? Petrella Tifernina ? Pietracatella ? Pietracupa ? Portocannone ? Provvidenti ? Riccia ? Ripabottoni ? Ripalimosani ? Roccavivara ? Rotello ? Salcito ? San Biase ? San Felice del Molise ? San Giacomo degli Schiavoni ? San Giovanni in Galdo ? San Giuliano del Sannio ? San Giuliano di Puglia ? San Martino in Pensilis ? San Massimo ? San Polo Matese ? Sant'Angelo Limosano ? Sant'Elia a Pianisi ? Santa Croce di Magliano ? Sepino ? Spinete ? Tavenna ? Termoli ? Torella del Sannio ? Toro ? Trivento ? Tufara ? Ururi ? Vinchiaturo
Bandiera della Regione Molise Italia | Province della regione Molise Bandiera della Regione Molise
Campobasso | Isernia
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Campobasso"
Categoria: Provincia di Campobasso
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The Province of Campobasso -- History and Culture (in English) | | Date: Current | Notes: Text, Italian Wikipedia; machine translation, Google
Province of Campobasso
Region: Molise
Capital: Campobasso
Area: 2909 km ?
Population:
231,330 ISTAT 31-12-2005
Density: 80 inhabitants / km ?
Common list of 84 common
Plaque: CB
ZIP: 86100, 86010, 86049
Pref Phone: 0874, 0875
ISTAT code: 070
Chairman: Nicola D'Ascanio 29.05.2006
Website
The Province of Campobasso is a province of Molise to over 230 thousand inhabitants that covers an area of 2909 km ? and includes 84 municipalities. The headquarters is located in institutional Magno Palazzo in Rome 47 to Campobasso. The President of the Province is currently Nicola D'Ascanio, who was elected in 2006 in the ranks of the center-left.
Facing north-east on the Adriatic Sea, bordered to the north Abruzzo (Chieti Province), south-east with the Puglia (Foggia Province), south to Campania (Province of Benevento and Caserta), a west with the province of Isernia.
Geography
"... When the first meeting Ulivelli
lean, lonely, poised on the cliffs, with the existing branches, tormented by the storm,
then we Contado of Molise. ?
(Francesco Jovine [1])
Territory
From the mountains of the Apennine ridge, passing through the hills, lakes and rivers inland to arrive finally to the Adriatic coastline you can discover a very different and very diverse as they are posted, sometimes clinging on the rock, sometimes lying the hills, villages, towns and cities. The territory is crossed by the valleys of Trigno of Biferno and Fortore and they have a generally rectilinear pattern, surrounded by slopes of hills and mountains, and then grow substantially in the sea.
Hydrography
Rivers
River Source Foce Length Range Provinces crossed Notes
Biferno Matese, Bojano (CB) Adriatic 84 km over 20 m? / s Campobasso / /
Monte Fortore Altieri (NL) 110 km Adriatico 13.50 m? / s Benevento, Campobasso, Foggia marks the border between the Molise and Puglia
Trigno Monte Capraro, Vastogirardi (IS) Adriatic 85 km / / Isernia, Campobasso, Chieti marks the border between the Molise and Abruzzo
Saddle of Vinchiaturo Tammaro, Sepino (CB) Heat Irpino 78 km / / Campobasso, Benevento / /
Colle Saccione Frascari, Montelongo (CB) 33 km Adriatic 0.8 m? / s Campobasso, Foggia / /
Sinarca Mount, Palata (CB) Adriatic 26 km / / Campobasso / /
Sassinoro Matese, Sepino (CB) Tammaro 7 km / / Campobasso, Benevento / /
The river viewed from Biferno SS 647.
Lakes
The only two invaded in the province, and throughout the Molise, is of artificial origin. They are:
* Lake Guardialfiera, also nicknamed "the Liscione", by the name of the dam through which it was created. Beautiful and spectacular are the two viaducts of SS 647, called "The Molise and Molise II", which for several kilometers across the lake and the dam;
* Lake Occhito.
Orography
The Matese
The province is characterized by ancient sedimentary formations, some also of marine origin. The territory can be divided into four zones according to their constitution:
* The mountain ridge of the Apennines with its Mainarde and Matese;
* A group consists of marly-calcareous formations-selciose that stretches up to the line-Carovilli Chiauci-Frosolone-Campobasso-Riccia;
* The valleys of Trigno and Biferno with Frentani, the characteristic clay composition. Because of its size, this is the area most of all is subject to the phenomenon of landslides;
* The coastal strip, characterized by the formation predominantly clay and sandy.
Climate
History
Following the war against Rome from 343 a.C. at 290 a.C. the territory of the Sannio region (which can be attributed to the province of Campobasso) was included in Region IV in the Augustan age. In 570, following an invasion by the Lombards, the territory was annexed to the Lombard Duchy of Benevento leading to a downsizing of large estate and heritage of ecclesiastical bishops Bojano, Sepino, Venafro, Trivento, Isernia, Larino and Termoli. It was followed by a division of the area in Gastaldi and consolidation of certain feudal lordships buying more and more autonomy. E 'to be connected to the division of the Duchy of Benevento dell'847 and the creation of the Principality of Capua nell'860 the birth of the counties of Venafro of Larino of Trivento of Bojano of Isernia, in Campomarino and Termoli. Ugo de Molinis I, Count of Bojano and Norman feudatory of Mulhouse (from which derives the name of Molise), implementing a policy enforcement / penetration for Norman, restored the old boundaries to the territories of Sannio in 1053. Finally, thanks to his successor, Ugo de Molinis II, Molise became independent in around 1128. At the beginning of the sixteenth century the region was united to Capitanata with capital Lucera. With the advent of the Republic Partenopea, we established a new administrative organization which provided the division into departments consisting of cantons. The Department of the Sangro was divided in sixteen cantons namely: Lanciano, Ortona, Palena, Atessa, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Agnone, Baranello, Campobasso, La Riccia, Trivento, Larino, Termoli, Serra Capriola, Dragonara, the Vast. On 27 September 1806, after the occupation by France, Joachim Murat made Molise Province consists of the districts of Campobasso and Isernia to which was added to the district and Larino of Agnone. Molise benefited much so, in fact, lost only 2 common and well-received 31st However Molise in 1861 will again be aggregated to another institution, this time all'Abruzzo, which for 100 years will form a single administrative unit. Because of this annexation, it will lose 15 communities and incorporate 13 to which 4 will be added in the province of Caserta, deleted in the fascist period (later reconstituted and redesigned in common originating). Following major struggles for autonomy, in December of 1963, the province of Campobasso dall'Abruzzo was detached and elevated to an autonomous region under the name of Molise. The situation remained unchanged until 1970 when 52 municipalities were detached to form the Province of Isernia, established by Law No 2 February 1970 20th
Common key
Pos Stemma Comune di Population
(b) Surface
(km ?) Density
(ab / km ?) Elevation
(m.s.l.m.)
1
Campobasso 51244 55 930 701
2nd
Termoli 32331 55.10 585 15
3rd
Bojano 8856 49 169 480
4th
Larino 8230 88 80 341
Notes
1. ^ Francesco Jovine
▼
Molise Comuni of the Province of Campobasso
Acquaviva Collecroce Baranello Bojano Bonefro Busso Campobasso Campochiaro Campodipietra Campolieto Campomarino Casacalenda Casalciprano Castelbottaccio Castellino del Biferno Castelmauro Castropignano Cercemaggiore Cercepiccola Civitacampomarano Colle d'Anchise Colletorto Duronia Ferrazzano Fossalto Gambatesa Gildone Guardialfiera Guardiaregia Guglionesi Jelsi Larino Limosano Lucito Lupara Macchia Valfortore Mafalda Matrice Mirabello Sannitico Molise Monacilioni Montagano Montecilfone Montefalcone nel Sannio Montelongo Montemitro Montenero di Bisaccia Montorio nei Frentani Morrone del Sannio Oratino Palata Petacciato Petrella Tifernina Pietracatella Pietracupa Portocannone Provvidenti Riccia Ripabottoni Ripalimosani Roccavivara Rotello Salcito San Biase San Felice del Molise San Giacomo degli Schiavoni San Giovanni in Galdo San Giuliano del Sannio San Giuliano di Puglia San Martino in Pensilis San Massimo San Polo Matese Sant'Angelo Limosano Sant'Elia to Pianisi Santa Croce di Magliano Sepino Spinete Tavenna Termoli Torella del Sannio Toro Trivento Tufara Ururi Vinchiaturo
Flag of Italy Regione Molise | Province of Molise Molise Region Flag
Campobasso | Isernia
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Category: Province of Campobasso
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The City of Campobasso, Molise | | Date: Current | | Notes: Since 1806 Campobasso has been Molise's region capital. For more information visit: www.italyworldclub.com/Molise/Campobasso. | Contributed by: Mary Melfi
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The City of Campobasso, Molise -- History and Culture | | Date: Current | Notes: From Wikipedia, the free encyclopedia
Campobasso is a city in southern Italy, the capital of the Molise region and of the province of Campobasso. It is located in the high basin of the Biferno river, surrounded by the Sannio and Matese mountains.
Bell tower of the S. Bartolomeo Church in the Medieval Historical center of Campobasso.Campobasso is renowned for the craftmanship of blades (including scissors and knives), historically documented since the 14th century. It is also famous for the production of pears and scamorza (cheese). The city is the home of the University of Molise and of the Archdiocese of Campobasso-Boiano.
Climate
The city climate is continental of Appenninic kind. During winter the snowfalls are frequent. The most rainy season is autumn with about 81 mm in november. With an average temperature of about 12?C, Molise's capital is considered one of the coldest cities of Italy.
History
The origins of Campobasso are still disputed. According to the most agreed theory, the city was founded before the 8th century as a fortified camp by the Lombards, on the steep of the hill where a castle is set. The original name was Campus vassorum, meaning that the city was originally the seat of the vassals of the Duke of Spoleto.
After the Norman conquest of Southern Italy, Campobasso lost its connotation of a defensive strongpoint and gained a role as a trading and administration centre.
From 1330 to 1745 the city was ruled by the Monforte-Gambatesa family, who built the castle and established a mint. Later it was ruled by the Di Capua, Gonzaga, Vitagliano, Carafa and Romano families.
In 1763 the citizens abandoned the old city and settled in the lower valley. The current city was expanded in 1814 by the King of Naples Joachim Murat, and lies on the Campo Basso ("Low field").
During the Second World War, Campobasso was involved in the bellic operations. In the months of October and November 1943 in the town took place a battle between the German and the Canadian troops. These operations caused the destruction of some public buildings, including the City Hall and the whole archive guarded in it. Moreover, had been registered 38 dead citizens, among which there was the bishop of the diocese Mr. Secondo Bologna, and an unindefined number of injured caused, especially, by the intensive cannonades. The military allies occupation, made by the Canadian troops, and the administrative and politic control had meant so much for the town that it was named ?Canada Town? or ?Maple Leaf City?.
In 1995 the city received the Bronze Medal for Civil Valour for the harsh work made by the Campobassani to clean all territory from dangerous unexploded warheads, a work that lasted well into 1948.
Main sights
The main attraction of Campobasso is the Castello Monforte, built in 1450 by the local ruler Nicola II Monforte, over Lombard of Norman ruins. The castle has Guelph merlons and lies on a commanding point, where traces of ancient settlements (including Samnite walls) have been found. The current construction is the result of later rebuildings after the earthquakes of 1456 and 1805.
Next to the castle is the Chiesa della Madonna del Monte (Santa Maria Maggiore), erected in the 11th century and rebuilt in 1525. It houses a precious wooden statue of the Incoronata from 1334. At the feet of the castle, the church of St. George is probably the most ancient church of Campobasso, built around the year 1000 AD over the ruins of a Pagan temple.
The main church is the Cathedral, or Chiesa della Santissima Trinit? (Church of the Holy Trinity), was built in 1504 outside the city walls. It was destroyed by an earthquake in 1805 and a new Neoclassical edifice was built in 1829.
The church of San Bartolomeo is a Romanesque building from the 11th century, in limestone. The interior has a nave and two aisles.
San Leonardo (14th century) has a fa?ade mixing Gothic and Romanesque elements, and a side mullioned window with vegetables decorations influenced by the Apulian architecture of the period.
Villa de Capoa, recently restored, is a noteworthy garden with statues and a wide variety of vegetable species, including sequoias, Norway Spruces, cypresses and Lebanon Cedars.
Transportation
Railways
The railway traffic is guaranteed by the station located in the center of the city and managed by Trenitalia, through what pass two lines: the Termoli-Vairano and the Benevento-Campobasso. In this station all the trains stop, and the main destinations are Rome, Naples, Benevento, Pescara and Termoli.
Roads and highways
The road traffic is regulated by the State Roa Sannitica, by the State Road SS645 Del Tappino and by the State Road 647 Fondo Valle del Biferno.
Recently The Molise Region and the Anas got unified in the Autostrade del Molise S.p.A. to realize the Termoli-San Vittore Highway that will connect the city to San Vittore del Lazio, making the travels from/to Rome faster.
Public transport
The urban public transport consists of 23 lines of autobus managed by the SEAC s.r.l. (Campobasso) company.
| Contributed by: Courtesy of Wikipedia; photo: E. Minardo
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The City of Campobasso, Molise -- History and Culture (in Italian) | | Date: Current | Notes: from Italian Wikipedia
Campobasso (Campuasce, pronunciato Kambu??, in dialetto campobassano), m. 701 s.l.m., collocandosi quarto capoluogo pi? alto d'Italia dopo Enna, Potenza e L'Aquila, con 51.244 abitanti, ? il capoluogo della Regione Molise e della provincia omonima. La citt? ? sede arcivescovile (arcidiocesi di Campobasso-Boiano) e dell'Universit? degli studi del Molise.
Onorificenze
Medaglia di bronzo al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al Merito Civile
?Nell'immediato dopoguerra offriva un cospicuo contributo all'opera di bonifica del territorio organizzando gruppi di rastrellatori civili di mine che, con la loro opera e l'inevitabile costo di vite umane, consentirono la prima fase della ricostruzione e della ripresa del Paese.?
? Campobasso, 1944-1948
Geografia
Campobasso ? una citt? formata da una parte antica assai caratteristica e pittoresca di origine medioevale, non priva di valori ambientali e artistici, sul pendio di un colle dominato dal Castello Monforte, e da una parte pi? moderna ed elegante di origine ottocentesca che si sviluppa sul piano ai piedi del centro pi? antico. Ai piedi del castello che domina la citt? si sviluppa il borgo medioevale, costituito da vicoli e lunghe e tortuose scalinate, ai lati delle quali sorgono case in pietra con ameni cortiletti interni. Interessantissimi sono i portali delle case pi? antiche realizzate anch'esse in pietra locale ricche di decorazioni, stemmi di famiglie nobili ed elementi allegorici. La citt? ottocentesca, denominata centro storico murattiano, si estende in piano e presenta le caratteristiche tipiche dello sviluppo urbanistico di quel periodo storico. Progettato secondo l'ideale della citt? giardino, presenta molti spazi verdi ricche di essenze arboree rare e pregiate (sequoie, cedri del Libano, ginkgo biloba, abeti rossi, lecci, ecc.), piazze, nonch? fontane e fontanelle dalla quale sgorgano tutt'ora acque fresche e pure. Ottime le specialit? culinarie del luogo, famoso anche per le vecchie officine in cui si forgiano i coltelli.
Clima
Il clima della citt? ? continentale di tipo appenninico. Durante l'inverno sono frequenti le nevicate che in alcune annate hanno anche raggiunto depositi ragguardevoli. La stagione pi? piovosa ? quella autunnale con una media di 81 mm nel mese di novembre. Con una temperatura media annua di circa 12 gradi il capoluogo molisano risulta tra le citt? pi? fredde d' Italia.In inverno molto spesso la citt? raggiunge anche i -10 gradi .
Stemma e gonfalone
Lo stemma riporta un ovale con fondo rosso al cui interno sono rappresentate sei torri merlate di cui una ? sormontata da una corona marchesale che ne indica l'origine feudale. Le sei torri raffigurano le torri principali che erano poste a guardia degli ingressi dell'antico borgo medioevale: porta sant' Antonio Abate, porta san Nicola,porta santa Maria della Croce, porta san Leonardo, porta Mancina e porta san Paolo. Il gonfalone, in cui campeggia lo stemma, ? ripartito su due colori, il rosso e l'azzurro che rappresentano quelli delle principali antiche confraternite che nel '500 gestivano il potere politico e religioso della citt?: il rosso per i Crociati mentre l'azzurro per i Trinitari. Una caratteristica di quest'ultimo ? la sua forma che richiama gli stendardi dei popoli sannitici.
Origine del nome
Sull?origine del nome Campobasso ci sono molte ipotesi e poche certezze; tanti sono stati coloro che con i loro studi e ricerche hanno cercato di trovarne il significato. Lo Ziccardi, sulla base di alcune indicazioni storiche di Tito Livio, farebbe risalire il nome della citt? al fatto che un certo console romano Bassi abbia costruito un campo militare da cui Campus Bassi poi trasformatosi con il tempo in Campobasso. Il Galanti [3], asserisce che in origine l?abitato fosse diviso in due borghi, uno chiamato Campus de Prata e l?altro Campus Bassus. Il primo insediamento, posto ad una quota pi? alta, sarebbe andato distrutto e gli abitanti si sarebbero trasferiti nell?altro che avrebbe cos? dato il nome alla futura cittadina. Secondo il Masciotta[4], il nome della citt? deriverebbe da Campus Vassorum, cio? campo dei vassalli. Nel X e XI secolo i vassalli erano coloro che abitavano, essendone soggetti, gli spazi circostanti i castelli del feudatario. Il Gasdia[5], ritiene pi? semplicemente che il nome Campobasso sia in rapporto con la sua posizione topografica. Nella sua ?Storia di Campobasso? egli afferma: ?Chi primo s?affacci? alla conquista di questa regione, dopo l?affaticato salire e discendere e risalire del cammino montuoso, respir? discendendo verso questo minuscolo altipiano prativo. O fossero Bulgari guidati da Alzecone, o Longobardi spoletini o beneventani, o conquistatori della normanna nobilt?, o pacifici monaci di San Benedetto da Norcia che, armati della Regula, del salterio e dei sacri arnesi agricoli risalissero da Santa Sofia di Benevento a ridar vita a questa regione?dissero: ecco il Campo Basso, ecco la localit? bassa dove pianteremo il bivacco, la dimora, la badia?.
Storia
Epoca Sannitico-Romana
Le origini di Campobasso come centro abitato sono incerte. Sull?altura che domina l?odierna citt? era presente un insediamento di controllo dei Sanniti, di cui ancora oggi si conservano le tracce, posto a controllo del tratturo. Lo scopo difensivo del sito ? confermato dal ritrovamento, nei pressi del castello Monforte, di resti di mura osco-sannite e dal rinvenimento, tra le rovine della Chiesa di San Mercurio nel 1930, di un?iscrizione osca portante il nome di ?VALVENNIUS?. Tale insediamento gravitava probabilmente intorno ad un centro pi? importante che alcuni storici identificano con Aquilonia situato su Monte Vairano (nei pressi del Centro di Ricerca dell?Universit? Cattolica del Sacro Cuore) del quale sono riaffiorate, dopo attente campagne di scavi archeologici, numerose tracce. A pochi chilometri da Campobasso poi, in localit? Sepino, ? presente un altro importante sito archeologico a testimoniare l?importanza che questo territorio ha avuto in epoca sannita prima e romana poi. Si tratta infatti delle antiche vestigia della Saipins sannitica e della successiva Saepinum romana di cui si conservano molto bene le ampie strade, le mura, gli archi, le porte, le terme, il foro e il suggestivo teatro. La storia del territorio di Campobasso ? quindi indissolubilmente legata a quella dell?antico Sannio-Pentro e a Roma.
Medioevo
Campobasso, Castello Monforte
Campobasso, Scorcio nel Borgo medioevale
Le fonti storiche datano l?atto di nascita di Campobasso all?epoca della dominazione Longobarda in Italia. Risale infatti all?anno 878 un documento stilato da un monaco della badia benedettina di Santa Sofia in Benevento in cui si fa menzione di Campobasso (Campibassi). Questo documento, reperibile come Codice Vaticano Latino 4939, ? il ?Chronicon Sancte Sophie? ed ? stato redatto al tempo in cui Adelchi era principe di Benevento. Nel periodo longobardo e successivamente durante l?egemonia normanna, Campobasso assume un?importanza economica sempre crescente riuscendo a diventare la ?capitale? della Contea sotto la signoria dei De Molisio. Il fiorire dei commerci e l?aumentata importanza amministrativa comportano l? ampliamento dell?antico borgo che si espande soprattutto intorno alla chiese di San Bartolomeo e di San Mercurio. Diverse sono le connotazioni che il borgo assume nel tempo: CIVITAS, CASTRUM e UNIVERSITAS HOMINUM. Tra i documenti storici del periodo compreso tra l?anno 1000 e il 1300 spicca la ?PANCARTA CAMPOBASSANA? del 1277 in cui trentadue campobassani denunciarono a Carlo I d'Angi? le angherie e i soprusi del feudatario Roberto di Molise. La Pancarta testimonia la notevole combattivit? e la tenacia degli abitanti di Campobasso. Il quattrocento ? per Campobasso un?et? d?oro grazie all?intraprendenza dei Monforte, divenuti i feudatari del borgo. Secondo alcuni storici i Monforte sarebbero i discendenti dei Monfort di Francia e d?Inghilterra, scesi in Italia al seguito di Carlo D'Angi?. Campobasso e i Monforte costituiscono un binomio inscindibile nella storia della citt?. Il personaggio di spicco dei Monforte fu il Conte Cola detto anche il ?Campobasso? di cui parla anche Benedetto Croce[6] . Egli si distinse per le sue virt? militari durante la lotta di successione al Regno di Napoli tra Angioini e Aragonesi. Cola batt? moneta e provvide ad ampliare il castello dotando la citt? di forti mura perimetrali lungo le quali edific? le porte di San Leonardo e di Santa Cristina. Alla fine del quattrocento, con la sconfitta degli Angioini, che i Monforte avevano appoggiato, Campobasso passa agli Aragonesi ed in seguito ai De Capua. Ferdinando I d?Aragona concede ai campobassani la possibilit? di costruire le abitazioni addossandole alle mura perimetrali.
Campobasso, Scorcio nel Parco della Villa de Capua
Cinquecento e Seicento
Agli inizi del cinquecento i De Capua sono feudatari in Campobasso. La citt?, grazie alla felice posizione geografica, vive di un florido commercio; infatti l?area al di fuori dalle antiche mura, con le chiese di Santa Maria Maddalena e della SS. Trinit?, ? contraddistinta da una notevole vivacit? di scambi nei vari settori dell?artigianato. Nel 1530 diventano signori di Campobasso i Gonzaga che ne aumentano il prestigio. A loro si deve la riorganizzazione urbana della cittadina; in ogni rione le singole strade sono indicate con il nome dell?attivit? lavorativa prevalente come ad esempio scarpar?e, ferrar?e, oreficer?e (l?attuale Via degli Orefici, ricca ancor oggi di botteghe e negozi di orafi). Signori della citt?, dopo i Gonzaga, sono i Vitagliano nel 1638 e successivamente i Carafa. Nel corso del Seicento Campobasso ha un ulteriore sviluppo grazie anche alla vicinanza dei tratturi che favoriscono le comunicazioni con altri centri e l?arrivo di commercianti forestieri.
Crociati e Trinitari
La vita cittadina di quel periodo ? animata da alcune confraternite delle quali le 2 principali, quella dei Crociati e dei Trinitari, sono in forte contrasto fra loro. Le rivalit? nascevano dalla volont? di affermare la supremazia di una classe sociale sull?altra. Diversi e violenti furono gli scontri fra queste fazioni che insanguinarono, per buona parte del secolo, le strade della citt?. Le due confraternite posero fine alle lotte fratricide solo nel Corpus Domini 1587, con la mediazione di Fra Geronimo da Sorbo. In queste drammatiche vicende si inserisce la tragica storia d?amore tra la crociata Delicata Civerra[7], e il trinitario Fonzo Mastrangelo, una sorta di Giulietta e Romeo ante litteram documentata da vari testi. Il loro matrimonio, come nella famosa opera di William Shakespeare, viene impedito dalle rispettive famiglie. Fonzo fugge e si arruola nella milizia. Delicata Civerra per il dolore si ammala nella Torre Terzano dove ? imprigionata e muore proprio nel giorno in cui le parti avverse fanno pace. Il Mastrangelo, ricevuta la triste notizia della morte dell?amata, abbandona tutto ed entra nell?ordine francescano. Ancora oggi, nell?atmosfera suggestiva del centro cittadino, un sontuoso corteo con i costumi dell?epoca, rievoca la pace fra Crociati e Trinitari.
Settecento e Ottocento
Campobasso, Piazza Prefettura
Campobasso, un palazzo del Centro Murattiano
Il settecento ? attraversato da idee nuove e la struttura feudale della societ? viene vista come un intralcio alle iniziative della nuova classe emergente: la borghesia. Questa ventata di novit? arriva anche a Campobasso. Ci sono uomini che, come Francesco de Attelis, Anselmo Chiarizia e Giovan Matteo Japoce, si prodigano in cause contro i feudatari. Molti intellettuali come Giuseppe Zurlo, Giuseppe Maria Galanti, Francesco Longano, Paolo Nicola Giampaolo, sostengono la necessit? di superare l?immobilismo economico-sociale provocato dal feudalesimo. Campobasso diviene il cuore pulsante della cultura molisana, in cui trovano rifugio molti intellettuali del tempo come Gabriele Pepe e Vincenzo Cuoco. Alla morte del duca Carafa, Campobasso chiede di riscattare il feudo. Nel periodo che va dal 1728 al 1735 membri della borghesia capeggiano la rivolta. Scoppiano numerosi e cruenti tumulti per sottrarre la citt? ai feudatari ma solo nel 1742 i campobassani, al prezzo di ingenti sacrifici, riscattano il feudo. Questo atto ? cruciale nella storia della citt? perch? rappresenta l?affrancamento dalla servit? feudale e la fine di un lungo ?medioevo?. Nel 1755 Carlo di Borbone re di Napoli concede a Campobasso il rango di citt? modello. Agli inizi dell?ottocento, in piena et? napoleonica, viene istituita la Provincia di Molise e Campobasso, come capoluogo, diviene sede di numerosi uffici amministrativi. La popolazione, nonostante le gravi perdite umane e materiali provocate dal terremoto del 1805, si moltiplica e di conseguenza anche la citt? si espande. Si rende necessario realizzare un piano urbanistico per soddisfare nuove e molteplici esigenze. Vengono presi in considerazione due progetti, quello del Musenga e quello di Vincenzo Wan Rescant. Il Musenga immagina l?edificazione di un intero quartiere a schema ortogonale, invece Wan Rescant prevede l?espansione del tessuto urbano intorno ad una sola grande piazza con al centro l?edificio sede dell?amministrazione civica. Al sistema radiale del Wan Rescant ? preferito quello del Musenga. La parte nuova della citt? si sviluppa in luogo pianeggiante, sulle ?camp?re?, cos? chiamato perch? un tempo era occupato dai campi coltivati e dai boschi. Campobasso doveva essere ?monumentale, funzionale, unitaria e moderna, destinata ad una borghesia ormai disposta ad abbandonare la citt? feudale, ritenuta poco rappresentativa socialmente per uno Stato che, attraverso i palazzi pubblici, vuole creare l?immagine fisica dell?autorit?, come prima lo era il castello sui monti?. Le piazze alberate, che ricordano le squares londinesi, i viali e le aiuole fanno guadagnare a Campobasso l?appellativo di ?citt? giardino?.
Novecento
Campobasso, palazzo municipale
Campobasso, Villa dei Cannoni
In Italia i primi decenni del novecento furono caratterizzati da una situazione politica precaria dovuta a molteplici fattori: l?assassinio del re Umberto I, l?inizio della campagna coloniale, lo scoppio del primo conflitto mondiale e l?avvento della dittatura fascista. Campobasso visse con partecipazione questi eventi anche se era in un periodo di grandi trasformazioni e cominciava a godere di alcuni importanti benefici. Nel 1910, infatti, entr? nelle case l?energia elettrica e, a partire dagli anni venti-trenta, vennero realizzate importanti costruzioni: gli edifici per la scuola elementare ?D?Ovidio?, la Banca d?Italia e il Teatro Sociale (poi Teatro Savoia), il palazzo delle Poste e Telegrafi, la Camera di Commercio, il Palazzo della G.I.L., il Palazzo di Giustizia, l?Istituto per gli orfani di guerra (attuale sede del Conservatorio musicale) e l?Istituto Tecnico ?L.Pilla?. Parallelamente a questa attivit? edilizia furono tracciate nuove strade e lastricate piazze, costruiti marciapiedi, piantati alberi, innalzati monumenti e fontane. Anche l?iniziativa privata diede il suo valido contributo edificando eleganti palazzi e dotando la citt? di alberghi, ristoranti, bar, negozi e cinema. Nel 1927 la sede vescovile, con bolla pontificia, venne trasferita da Bojano a Campobasso. La tragedia della seconda guerra mondiale risparmi? Campobasso dalle distruzioni provocate dai bombardamenti alleati. Nei primi anni del secondo dopoguerra la citt? conobbe una discreta ed armoniosa espansione ma ? con l?istituzione della Regione Molise nel 1963 che Campobasso vive una vera e propria rivoluzione. Divenuta capoluogo di regione infatti conosce un notevole incremento demografico ed un conseguente sviluppo edilizio, essendo sede di importanti uffici regionali e di numerose filiali e agenzie di banche e di assicurazioni. Come era avvenuto agli inizi dell?ottocento la citt? rinasce grazie alla sua importanza amministrativa. Dal 1982 ? sede dell?Universit? degli Studi del Molise la quale in pochi anni, con le sue facolt? e i suoi numerosi corsi di laurea, ? diventata uno dei centri universitari pi? dinamici del centro-sud Italia. Con la recente apertura del Centro di Ricerca e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche dell?Universit? Cattolica del Sacro Cuore, Campobasso ? una citt? all?avanguardia internazionale nei settori di diagnosi e di cura di varie branche della medicina come l?oncologia, i trapianti, le patologie cardiache e la medicina ultraspecialistica.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Quartieri
Se si escludono le contrade, Campobasso ? divisa nei seguenti quartieri:
Quartiere ↓ Siti d'interesse ↓ Associazione di Quartiere ↓
Centro e Centro Storico Castello Monforte; Cattedrale; Convitto Nazionale "Mario Pagano"; Palazzo San Giorgio (Sede del Municipio); Palazzo Magno (Sede della Provincia); Banca d'Italia; Conservatorio Musicale, Chiesa di San Bartolomeo; Chiesa di San Giorgio; Chiesa di San Leonardo; Chiesa di Santa Maria della Croce; Chiesa di Santa Maria Maggiore; Teatro Savoia; Parco di Villa de Capoa; Biblioteca Provinciale "P. Abino"; Nuovo Museo Provinciale Sannitico; Museo dei Misteri; Museo Internazionale del Presepe; Galleria di Arte Contemporanea "Limiti-Inchiusi"; Piscina Comunale; Stazione Ferroviaria. Ass. Centro Storico.
Campobasso Nord (comprende il quartiere CEP) Parco di San Giovannello (pineta, belvedere, chiesa); Centri Commerciali; Cinema; Biblioteca Comunale; Pista Ciclabile; Sede della Regione. Ass. di Quartiere Campobasso Nord; Ass. Vivi Il Tuo Quartiere Colle Dell Orso; Comitato di Quartiere San Giovannello; Associazione Quartiere Montegrappa; Associazione Quartiere Citt? del Feudo.
San Giovanni Convento di San Giovanni Battista ai Gelsi; Pista Ciclabile; Terminal Bus. Associazione "Il Nostro Quartiere San Giovanni"; Associazione Quartiere Polese.
Vazzieri Universit? degli Studi del Molise; Universit? Cattolica del Sacro Cuore; Bibliomediateca; Percorso podistico Campobasso - Ferrazzano. Comitato Civico Contrada Cese; Comitato di Quartiere Vazzieri.
Sant'Antonio Abate Chiesa di Sant'Antonio Abate; Fontana Vecchia; Stadio Nuovo Romagnoli; Polo Fieristico; Cittadella dell'Economia. Associazione Quartiere Fontana Vecchia; Associazione di Quartiere Sant'Antonio Abate.
Trasporti e viabilit?
Ferrovie
I collegamenti ferroviari, sono assicurati dalla stazione posta nel centro della citt? e gestita da Trenitalia, per la quale passano le linee Termoli - Vairano e Benevento - Campobasso. La stazione ? fermata di tutti i treni e le destinazioni principali sono Roma, Napoli, Benevento, Pescara e Termoli. I tempi di percorrenza per? sono relativamente lunghi per tratte relativamente brevi, a causa del sistema ferroviario della regione (ormai risalente all'800), e pi? in generale del mezzogiorno, a causa della non elettrificazione delle linee che passano per la citt? e dell'alto numero di fermate (spesso inutilizzate) presenti lungo le tratte.
Strade e autostrade
I collegamenti stradali sono garantiti dalla SS Sannitica (verso Isernia, Roma, Napoli, Benevento) e dalle SS 645 del Tappino (verso Foggia) e SS 647 del Biferno (tramite la diramazione B, dove nel 1998 ? stato abbattuto per ragioni di sicurezza un ponte, di cui solo nel 2008 ? stato assegnato l'appalto per la ricostruzione) verso Termoli e il Nord. Recentemente la Regione Molise e l'Anas si sono unite nella societ? Autostrade del Molise S.p.A. per realizzare il collegamento autostradale Termoli - San Vittore il cui primo tratto, per il quale sono gi? stati pubblicati i bandi per la gara d'appalto, collegher? il capoluogo molisano a San Vittore del Lazio, accelerando gli spostamenti verso e dalla capitale.
Trasporti pubblici
La rete dei trasporti pubblici urbani e suburbani ? dotata di 23 linee di autobus gestite dalla societ? SEAC s.r.l. (Campobasso).
La rete dei trasporti pubblici extraurbani ? caratterizzata da diverse societ? di trasporti con destinazioni regionali e nazionali. Tra le maggiori:
Societ? ↓ Destinazioni principali regionali ↓ Destinazioni principali nazionali ↓
Molise Trasporti Termoli; Isernia; Venafro; Roma Tiburtina; Perugia; Siena; Firenze; Torino; Bologna.
Autolinee Sati Venafro; Isernia; Bojano; Termoli Rimini; Cesena; Imola; Bologna
Larivera S.P.A. Venafro; Isernia; Bojano; Larino; Termoli Roma Tiburtina
Monumenti
Castello Monforte
Monumento nazionale domina, a circa 800 m s.l.m., la citt? di Campobasso. Il castello Monforte fu costruito nel 1459 ad opera del conte Cola, sembra su una preesistente struttura di origine normanna o longobarda. Avvalorano questa tesi le mura di cinta, le torri di scolta, la mole e la forma stessa del castello. Le linee non lievi, tipiche delle dimore cinquecentesche, e lo stesso colore grigio scuro del calcare conferiscono al maniero l?aspetto di fortilizio pi? che di dimora signorile. Posto sulla cima del monte che sovrasta Campobasso l?edificio si presenta infatti come un massiccio quadrilatero con ingresso principale, ora non pi? utilizzato, rivolto verso la citt? sottostante. Ci sono tracce del ponte levatoio e delle torri laterali poste a difesa. Le finestre, poche e quadrate, sono piccole tanto che si confondono con le feritoie. Svetta in alto una grande torre rettangolare che attualmente ospita la stazione meteorologica dell?aeronautica militare, questa essendo posta a 808 m s.l.m. ? una delle pi? alte d'Italia. Alla sommit? delle mura vi ? una lunga sequenza di merli guelfi. Al di sopra dell?attuale ingresso, prospiciente un ampio piazzale, vi ? lo stemma dei Monforte composto da una croce contornata da quattro rose. L?interno del castello ? molto scarno; salendo la spoglia gradinata si arriva sulla terrazza dalla quale si ammira un panorama ampio e suggestivo: si vedono i resti delle mura osco-sannite, la struttura a ventaglio del borgo antico, la citt? di Campobasso e i tanti paesini intorno. Lo sguardo spazia dalle valli dei fiumi Biferno, Trigno e Fortore, ai monti dell?Abruzzo, con la splendida Majella, dalle verdi montagne dell?Alto Molise fino alle gialle colline della Puglia e perfino il mare Adriatico, distante circa 60 km. Interessanti sono i sotterranei del castello, che coprono un'area pari a quella in superficie. La destinazione dell'area dei sotterranei ? sconosciuta, ma si ? ipotizzato che possa essere stata un deposito di cisterne, o galera, o ancora un rigugio durante le battaglie. Attualmente ospita delle riserve d'acqua che servono l'acquedotto civico. E' stata sicuramente una prigione, invece, il locale posto nelle segrete, alle quali si pu? accedere passando per una torretta. Qu? si pu? osservare quella che ? stata considerata per secoli la stanza delle torture. Una popolare credenza dice che da qu? parta un passaggio segreto, oggi murato, che scendendo lungo il fianco della collina portasse fin fuori il borgo, a Porta Sant'Antonio Abate. Un'altra credenza afferma che passando per una porticina posta sul lato nord del castello si potesse accedere ad un secondo passaggio segreto, anche questo oggi inagibile, che correndo in direzione opposta al primo raggiungesse in superficie, dopo alcuni chilometri, la collina di San Giovanni in Golfo, area tra l'altro identificata da alcuni studiosi come possibile sede di un perduto insediamento romano. Oggi su questa collina vi ? una chiesetta consacrata a San Giovannello e circondata da una fitta pineta.
Cattedrale della Santissima Trinit?
Nel 1504, per volere del feudatario Andrea de Capoa, fu edificata al di fuori della cerchia muraria feudale la chiesa della SS. Trinit?. In essa ebbe sede la confraternita della Trinit?, soppressa nel 1809, divenuta celebre nel XVI secolo per le lotte con quelli Crociati. Distrutta dal terremoto del 1805, fu ricostruita su progetto dell?architetto Berardino Musenga. Fu riaperta al culto nel 1829 diventando parrocchia e sede del Capitolo Collegiale. Nel 1860 fu chiusa al culto e utilizzata dalle truppe regolari quale caserma. Nel 1900 fu riaperta ai fedeli, diventando sede cattedrale nel 1927. Oggi ? la chiesa pi? rappresentativa della citt?. La facciata ricalca lo stile neoclassico con pronao esastilo e frontone triangolare campeggiante nella parte superiore. L?interno ? diviso in tre ampie navate: in quelle laterali si aprono due grandi cappelle mentre nella centrale ? possibile ammirare, sovrastante l?altare maggiore, un elegante baldacchino sostenuto da capitelli corinzi. Nella navata di sinistra ? situato il fonte battesimale di granito a forma di vasca quadrata risalente al 1745. Dietro l?altare sono situati il coro, realizzato in noce, e il magnifico organo. Le vetrate policrome rappresentano i santi difensori del dogma della Trinit?: Sant'Agostino, Sant?Ilario, Sant?Anastasio e San Nicola.
Convitto Nazionale Mario Pagano
Il Convitto Mario Pagano cominci? ad essere edificato nel 1879 sull?area dell?ex convento di San Francesco della Scarpa e venne completato nel 1900. L?edificio, di mole imponente, si sviluppa su tre piani nel corpo centrale e su due nelle sezioni laterali. La facciata presenta al piano terra un ampio portale centrale e una serie di finestre leggermente arcuate. All?interno vi sono ambienti spaziosi, lunghi corridoi e una magnifica aula magna arricchita da quadri dei pittori Romeo Musa e Marcello Scarano, riproducenti usi e costumi della Regione. Nell?oratorio ? possibile apprezzare un dipinto rappresentante la Nativit? proveniente dalla Galleria Pitti di Firenze. L?edificio si affaccia su un giardino, impiantato alla fine dell?ottocento, che ? un vero tesoro botanico grazie alla presenza di specie pregiate e rare. Tra gli alberi primeggia la sequoia gigante che ben si ? adattata al clima della citt? raggiungendo un?altezza imponente. Altra vera rarit? ? il Ginkgo biloba originario della Cina noto per la forma a ventaglio delle sue foglie e per il colore: verde intenso in primavera e un acceso giallo oro in autunno. Il cedro del Libano crea infine un angolo caratteristico con i lunghi rami che si sporgono oltre l?inferriata.
Palazzo San Giorgio
Nel 1874-76, sulle rovine di un antico convento dei Celestini del 1200 andato distrutto in seguito al tremendo terremoto del 1805, fu costruito l?edificio che ? l'attuale sede del municipio. Il palazzo presenta un ampio porticato che fa da atrio e un?elegante facciata a tre piani, sormontata da un quadrante d?orologio. Nell?androne si erge un?imponente statua equestre di San Giorgio, patrono della citt?. Nell?ala destra del palazzo pubblico ? presente una piccola cappella dedicata a Santa Maria della Libera, unica parte dell?originaria struttura monastica che miracolosamente non and? perduta con il rovinoso sisma.
Banca d'Italia
L?edificio della Banca d?Italia venne inaugurato nel 1925; la sua costruzione comport? l?abbattimento di molte case, compresa quella del Vecchio Dazio. L?elegante palazzo ? a tre piani. La facciata laterale offre una visione architettonica pi? scenografica: infatti, essendo leggermente arcuata, sembra quasi voler accogliere l?austero monumento a Gabriele Pepe. All?interno sono conservati preziosi dipinti di artisti molisani tra cui Nicola Biondi, Arnaldo De Lisio e Francesco Paolo Diodati. I quadri rappresentano gli episodi pi? importanti della storia molisana: l?ingresso di Ferrante I Gonzaga in Campobasso, la visita di Papa Alessandro III a Termoli e di Papa Celestino V ad Isernia, il riscatto di Campobasso dal dominio feudale, la morte di Amedeo VI di Savoia detto il Conte Verde, la pace fra Crociati e Trinitari, l?arrivo del re Vittorio Emanuele II a Venafro.
Chiesa di Sant'Antonio Abate
La chiesa di Sant?Antonio Abate fu edificata nel 1572, sopra i resti di una preesistente chiesa di modeste dimensioni. ? il monumento pi? rappresentativo dell?arte barocca a Campobasso. L?interno ? ad una navata con un magnifico altare maggiore realizzato in marmo nel 1748. Sulle pareti laterali vi sono quattro altari intagliati in legno e rivestiti di oro zecchino. Nella chiesa sono presenti pregevoli dipinti di Guarino da Solofra; sua ? la tela di San Benedetto del 1643 e alcune altre, di piccolo formato, che si trovano sull?altare dedicato a Sant?Antonio Abate. Numerosi i dipinti sulle pareti del presbiterio di scuola napoletana del XVII e XVIII secolo. Sul lato sinistro ? situato un notevole organo del 1696, impreziosito dalla fine decorazione ad intaglio e dal ricco rivestimento in foglia d'oro. Caratteristica ? la statua lignea di San Francesco realizzata dallo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno.
Chiesa di San Bartolomeo
La chiesa dedicata a San Bartolomeo sorge su una terrazza naturale che si affaccia sul borgo antico. Ubicata all?interno delle antiche mura perimetrali del castello, in prossimit? della torre ?Terzano?, fu costruita nello stesso periodo della chiesa di San Giorgio e affidata ai monaci Basiliani che successivamente la cedettero ai Cavalieri di Malta. La facciata ? pi? ricca rispetto a quelle delle chiese vicine. Il portale, del XIII secolo, ? formato da un arco che poggia su colonne cilindriche con capitelli e foglie bizantine. La lunetta sottostante l?arco del portale ? divisa in due sezioni: nella prima ? raffigurato un Cristo Redentore benedicente alla greca, nella seconda sono riprodotti i simboli dei quattro evangelisti e di altre otto figure che dovrebbero rappresentare i dottori della chiesa sulle cui teste campeggia una mano espressione dell?onnipotenza divina. Lateralmente al portale sono presenti due arcate cieche sorrette da lesene. L?interno, recentemente restaurato, ? formato da tre navate con archi a tutto sesto. Alla destra dell?abside ? conservata una targa capovolta che risale al I? secolo dell?impero romano probabilmente di origine funeraria. Il campanile, ricostruito nel 1874 dopo che il terremoto del 1805 lo aveva fatto crollare, conserva ampi finestroni di stile rinascimentale.
Chiesa di San Giorgio
La chiesa di San Giorgio, edificio di stile romanico in pietra viva, sorge ai piedi del castello Monforte. Alcune fonti storiche ne testimoniano l?esistenza fin dall?anno 1099, essendo stata costruita sui resti di un antico tempio dedicato ad Ercole. Alcuni atti di donazione di terreni comprovano che nel XII secolo fu il centro della vita religiosa e civile dell?antico borgo. Lo sviluppo urbanistico del borgo verso la piana sottostante determina la perdita del primato della chiesa di San Giorgio a favore di quella di San Leonardo; nel 1338, infatti, il fonte battesimale e l?archivio parrocchiale vengono trasferiti in quest?ultima chiesa. Nel 1326, grazie alla donazione del nobile Nicola de Ferraguto venne edificata una cappella Bizantina, con cupola cieca, della quale si conservano ancora le tracce negli affreschi rappresentanti scene dell?antico testamento mentre nella volta a crociera si possono scorgere le icone degli evangelisti e di alcuni dottori della chiesa. Originariamente ad una sola navata, nel 1428 vi furono aggiunte due navate laterali con cappelle gentilizie. Durante il 1700 successive trasformazioni portarono alla decorazione degli interni con stucchi dorati. La semplicit? e la nudit? della facciata ? ci? che colpisce maggiormente il visitatore. Sopra il portale una lunetta, formata da un grosso blocco calcareo e divisa in due zone semicircolari, reca un agnello crocifero decorato con foglie. Sui muri perimetrali spiccano vari conci recuperati e inseriti in archetti rappresentanti un pellicano sul fianco destro e una testa d?asino a sinistra. Un terzo concio riproduce una personificazione del sole. San Giorgio ? venerato come patrono della citt? di Campobasso e viene festeggiato il 23 aprile in maniera poco sentita. La tradizione narra come, in occasione di una battaglia svoltasi nel 1200 nei pressi del capoluogo, San Giorgio oper? un miracolo salvando la citt?. Nella cattedrale di Campobasso ? conservata una lapide che cos? descrive il prodigioso evento: "Nella guerra civile del MCC San Giorgio martire con forte esercito appare, le quattro campane della sua chiesa non tocche suonano da per se stesse a tremendo stormo, un cupo fragore di armi si ode, il nemico fugge, i campobassani son salvi".
Chiesa di San Leonardo
La chiesa di San Leonardo, oggi sede dell?omonima parrocchia, ? stata dal 1300 al 1500 il centro della vita religiosa e civile per gli abitanti del borgo. Il terremoto del 1456 fece crollare parte dell?edificio che in seguito venne ricostruito ed ampliato La chiesa si segnala per la sua aggraziata facciata: presenta infatti un interessante composizione che fonde lo stile romanico con il gotico del XIV secolo. Il portale ha scarsa strombatura; una lieve gradazione di piano fa acquistare rilievo alle decorazioni nei capitelli. Gli archi a spirale della modanatura centrale salgono fino a racchiudere il bassorilievo dell?agnello crocifero, posto nella lunetta centrale. Di particolare interesse ? la monofora laterale romanica, decorata con motivi vegetali, che riporta alla tradizione delle scuole pugliesi. Oggi, dopo un?ulteriore restauro, la chiesa di San Leonardo ha acquisito una nuova ed accogliente luminosit?.
Chiesa di Santa Maria della Croce
La chiesa di Santa Maria della Croce, situata nella omonima e angusta via, venne fondata in epoca normanna da fedeli che si congregarono nella confraternita dei Crociati riconosciuta con vari diplomi pontifici del 1073,del 1130 e del 1143. Distrutta dal terremoto del 1805, fu ricostruita interamente nel 1930-36. Unica in Campobasso presenta la cupola al centro dell?edificio. L?interno ? diviso in tre navate. Vi si possono ammirare due pregevoli statue in legno raffiguranti san Nicola da Tolentino e la Madonna della Consolazione. Artisticamente pregevole ? anche la statua dell?Addolorata portata in processione il Venerd? Santo.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
La chiesa di Santa Maria Maggiore, prospiciente il castello Monforte, ? l?antica Santa Maria del Monte. La prima notizia sicura della sua esistenza risale al 1354. Era sorta infatti come semplice cappella gentilizia dedicata alla Vergine e, nel tempo, adibita anche a luogo di sepoltura delle famiglie feudatarie. Nel 1905 la chiesa venne affidata ai Padri Cappuccini che ancora oggi la custodiscono. L?intero edificio di culto ? stato restaurato; la facciata ha un paramento murario in pietre di Vinchiaturo con bugne scabre collocate irregolarmente. All?interno ha un pregevole altare in marmi policromi. Particolarmente interessante ? la statua della SS.Vergine del 1334, devotamente venerata. Notevoli per la loro sensibilit? stilistica sono gli affreschi di Amedeo Trivisonno e di Leo Paglione. Sulla destra dell?ingresso ? una cappellina dedicata a San Pio da Pietrelcina, nella quale sono custoditi gli oggetti appartenuti al santo durante la sua permanenza nel convento attiguo alla chiesa negli anni 1905 e 1909.
Teatro Savoia
Sull?area dove precedentemente era stato eretto il Teatro Margherita venne costruito, negli anni venti, il corpo edilizio che comprende l?attuale Teatro Savoia, chiamato in un primo tempo ?Teatro Sociale?. L?inaugurazione avvenne nel 1926 con la rappresentazione dell?opera lirica ?Tosca? di Giacomo Puccini. Sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All?interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana e luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione ? l?affresco ?il Trionfo dei Sanniti? che copre l?intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall?artista campobassano Giuseppe Tucci. Nel 2002, con un?esemplare opera di restauro, il teatro ? stato restituito alla citt? tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale pi? amati.
Villa de Capua
La settecentesca villa comunale ?De Capua?, recentemente recuperata con un accurato progetto, ? uno dei luoghi pi? suggestivi della citt?. L?ingresso principale, con il pregiato cancello in ferro battuto, si affaccia su piazza Savoia. Il parco ? di stile classico con viali grandi e piccoli, bordati da curate siepi di sempreverdi, che si intersecano. La presenza di statue, di sedili marmorei, dell?elegante balaustra conferiscono all?ambiente armonia e bellezza creando angoli incantevoli per il riposo e la meditazione nel cuore stesso della citt?. Le specie vegetali presenti sono varie e degne di attenzione: alte sequoie, possenti cedri del Libano, eleganti cipressi, abeti rossi, profumati tigli continuano ad avere una funzione non solo ornamentale: sono la testimonianza della cultura, del gusto e dell?arte di coloro che tanti anni fa hanno realizzato questo gioiello.
Eventi
Campobasso, La famosa sfilata dei Misteri. L'Assunta
Campobasso, La chiesa della Madonna dei Monti
Campobasso, La processione della Madonna dei Monti
Incantevoli e coinvolgenti sono le manifestazioni che si svolgono durante l?anno in citt?. La processione del Venerd? Santo ? tra gli appuntamenti pi? importanti e sentiti della tradizione campobassana. Vi partecipa un maestoso coro di circa settecento cantori che, intonando il ?Teco vorrei? (un testo musicale che riprende dei versi di Pietro Metastasio), fa rivivere all?immensa folla di fedeli, raccolta lungo le vie principali della citt?, gli avvenimenti della Passione di Ges?. Poco sentita invece la festivit? patronale, San Giorgio. Il 31 maggio, in occasione della Festivit? della Madonna dei Monti, si realizza, lungo le strette vie del borgo antico, una suggestiva infiorata con la quale si illustrano scene sacre e simboliche. La manifestazione pi? coinvolgente, che richiama una moltitudine di persone da ogni parte d?Italia in occasione della festivit? del Corpus Domini, ? il Festival dei Misteri. Ogni anno si svolge anche un corteo in costumi d?epoca per rievocare un importante evento storico del cinquecento: La pace fra Crociati e Trinitari, ideata dal cittadino campobassano d'adozione, ma larinese di nascita, l'avv. Corrado Caluori che ha anche fondato una associazione, la "Pro Crociati e Trinitari" che dal 1997, anno della sua morte, si preoccupa di portare avanti la manifestazione. La sfilata, che si snoda per le strade del centro cittadino, fa rivivere l?atmosfera affascinante del tempo passato. Campobasso, inoltre, dal 2002, ospita un Festival Internazionale del cinema, ideato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune e dal Cineclub Kimera [1] di Termoli, dal nome di "Kimera Film Festival" ex "La Notte dei Corti Viventi". Il Festival ? l'unico evento internazionale legato al cinema che la regione possa vantare, oltre ad essere la manifestazione cinematografica con la massima anzianit? regionale e con la migliore continuit?. Nel 2007 ? tornata Moliseinfiera, la maggiore rassegna espositiva della regione e nel 2008 ? stata presentata la prima edizione di Piacere Molise, la prima fiera enogastronomica della regione.
Festival dei Misteri
Ogni anno, nella domenica del Corpus Domini, nelle vie della citt? sfilano i "Misteri", strutture in una lega ferrea flessibile e resistente create dal campobassano Paolo Saverio Di Zinno nel XVIII secolo. Si presentano come dei carri allegorici su cui sono esposti i misteri della Bibbia. I "Misteri" sono anche nominati quadri viventi, infatti bambini, anziani e adulti, si trasformano in santi, angeli e demoni ancorati alle strutture in acciaio e legno appositamente rivestite offrendo una visione surreale e generando l?impressione che i personaggi aleggino nell?aria. Le strutture sono portate a spalla da gruppi di portatori che avanzano al ritmo scandito dal capo mistero e cadenzato dalla banda musicale che propone una marcia composta appositamente per questa sagra. La sfilata ? composta, nell'ordine, dalle seguenti raffigurazioni:
* Sant'Isidoro;
* San Crispino;
* San Gennaro;
* Abramo;
* Maria Maddalena;
* Sant'Antonio Abate;
* Immacolata Concezione;
* San Leonardo;
* San Rocco;
* Assunta;
* San Michele;
* San Nicola;
* Santissimo Cuore di Ges?.
Alla fine della manifestazione, dal palazzo comunale l'arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano (Mons. Giancarlo Maria Bregantini) impartisce la Benedizione ai Misteri. Nel febbraio del 1997, nasce l'Associazione "Misteri e Tradizioni", supportata una forte richiesta dei cittadini, per tutelare il patrimonio storico culturale dei Misteri. Oggi l'associazione ha reso possibile la realizzazione del Museo dei Misteri, e del sito ufficiale della manifestazione [2].
Il Venerd? Santo
L'origine della processione del Venerd? Santo a Campobasso risale probabilmente alle sacre rappresentazioni del XIII secolo. La notizia storica pi? sicura risale al 1626 quando in un "istrumento di concordia tra i Crociati e i Trinitari" si accenna a tale manifestazione.
Nella chiesa di Santa Maria della Croce vengono custodite le statue dell'Addolorata e del Cristo morto. Tutta la cittadinanza si ritrova in questa chiesa nelle sere del settenario, raccolta in devoto silenzio mentre viene cantato l'inno che viene chiamato dai campobassani "lo zuchetez?", una specie di "botta e risposta", che il suo compositore chiam?: "Oh di Gerico beata".
La processione del Venerd? Santo si colloca all'interno delle manifestazioni processionali legate alla passione. Il corteo ha inizio, generalmente, alle ore 17.00 del Venerd? Santo da Santa Maria della Croce e vede la partecipazione della quasi totalit? della citt? che segue mestamente il Cristo morto. La statua dell'Addolorata viene posta tradizionalmente dietro il Cristo e viene accompagnata da donne vestite di nero che reggono nastri che partono dalla statua. La musica del "Coro" che accompagna la processione del Venerd? Santo ? del maestro Michele De Nigris. La composizione dell'inno risale alla fine dell'Ottocento ed ha musicalit? che, nel contesto della processione, riesce ad elettrizzare e paralizzare tutta la citt?, elevando e scuotendo gli animi di tutti a sentimenti pi? nobili e pi? sublimi. Il coro inizialmente era formato da un centinaio di cantori e dalla banda musicale, oggi sono oltre settecento persone quelle che vi partecipano. L'inno: "Teco vorrei, o Signore, oggi portar la croce" inizia con due battute forti e solenni, come annuncio del grande evento: "Il trionfo di Cristo attraverso il mistero della croce". Dopo l'annuncio la melodia si placa e si allarga man mano, in una forma cos? stridente, da indurre chi ascolta in una profonda meditazione sul dolore. Alla met? dell'inno alle parole: "Non m'abbia da smarrire", la musica riprende toni forti, quale accorato appello che riapre il cuore alla speranza: "La morte di Ges? ? vita per ciascuno di noi".
La processione si snoda per il borgo antico e per le vie della citt? con la recita del rosario, con le persone avvolte nel silenzio e nella meditazione, con tanti che dalle finestre e dai balconi, attenti spettatori, seguono con lo sguardo la processione mentre il coro canta e la banda musicale accompagna con un vivo desiderio di voler migliorare la propria condotta di vita.
Cultura e sviluppo
Campobasso, S. Bartolomeo
Campobasso ? considerata una tra le citt? universitarie pi? importanti del Sud Italia. La presenza dell'Universit? Cattolica del Sacro Cuore con il Centro di Ricerca e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche, insieme alle numerose facolt? che l'Universit? degli studi del Molise offre all'utenza (giurisprudenza, economia, medicina e chirurgia, agraria, scienze umane e sociali, scienze del benessere, ingegneria), e del prestigioso conservatorio statale di musica dedicato a Lorenzo Perosi, contribuiscono allo sviluppo sociale e culturale che la citt? sta vivendo in questi anni. Inoltre, grazie alla vicinanza di importanti siti di et? sannitica e romana (Saipins, Saepinum, Monte Vairano, Pietrabbondante), nel capoluogo del Molise ? presente nel centro storico il Museo Sannitico che raccoglie interessanti e preziosi reperti archeologici delle popolazioni italiche che abitavano questi territori. Di rilievo culturale ? il Teatro Savoia che oltre ad essere uno dei monumenti pi? significativi della citt? offre ogni anno importanti rassegne teatrali di interesse nazionale ed internazionale. Grazie al Piano Strategico Territoriale, ? stata individuata l'Area metropolitana di Campobasso che ha come obiettivo quello di progettare un futuro sostenibile della citt? e dei comuni compresi attraverso rapporti di confronto tra le varie realt? interessate.
Cinema e teatri
* Teatro Provinciale Savoia
* Multisala Maestoso
* Cinema/Teatro Ariston
* Cinema Sala Alphaville
Media
Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Campobasso:
Giornali
* Il Quotidiano del Molise
* Nuovo Molise
* Primo Piano Molise
* Il Tempo Molise
* Il Sannio
* La Gazzetta del Molise
Riviste telematiche
* Altro Molise
* XX Regione
* Il Giornale del Molise
Televisioni
* Rai (Sede regionale per il Molise)
* Telemolise
* Teleregione Molise
* TLT Molise
* Telenorba (Sede della provincia di Campobasso)
Radio
* Radio Orizzonte Molise
* Radio Hollywood
* Radio Valentina
* Radio Luna Network
Universit? degli Studi del Molise
Universit? Cattolica del Sacro Cuore [modifica]
Vita notturna
Grazie al costante aumento della popolazione studentesca, ha subito una svolta anche la vita notturna della citt?. Sono sempre di pi? gli imprenditori che decidono di aprire un locale nel capoluogo del Molise, da pub a discoteche, passando per ristoranti, pizzerie o semplici bar.
Personalit? legate a Campobasso
Tra le cittadine e i cittadini illlustri campobassani, originari o legati a Campobasso si ricordano:
* Paolo Saverio Di Zinno (1718-1781), scultore, autore degli "ingegni" che formano la sfilata dei "Misteri" il giorno del Corpus Domini.
* Achille Sannia (1823-1892), matematico.
* Erennio Gammieri (1836-1916), musicista.
* Enrico D'Ovidio (1843-1933), matematico.
* Francesco D'Ovidio (1849-1925), linguista.
* Giuseppe Altobello (1869-1931), naturalista, zoologo e poeta dialettale.
* Giovanni Gentile (1875-1944), filosofo italiano, ha insegnato presso l'ex liceo classico "Mario Pagano" di Campobasso (oggi Convitto Nazionale).
* Marcello Scarano (1901-1962), pittore.
* Giuseppe Eliseo (1903-1979), pittore.
* Ugo Tiberio (1904-1980), ingegnere e scienziato, universalmente noto come il "padre del radar italiano".
* Amedeo Trivisonno (1904-1996), pittore.
* Alberto Bonucci (1918-1969), attore e doppiatore.
* Nina Guerrizio (1919-1990), poetessa dialettale.
* Lee Iacocca (1924), manager ed ideatore della Ford Mustang prodotta dalla Ford Motor Company. Origini campobassane.
* Fred Bongusto (1935), cantante.
* Tony Dallara (1936), cantante.
* Gaetano Scardocchia (1937-1993), giornalista.
* Roberto Antonelli (1938), attore.
* Giuseppe Pistilli (1939), giornalista.
* Maestro Victor DeRenzi (1949), musicista, direttore artistico di Sarasota Opera, e notevole interprete della musica Italiana, con specializzazione in musica Verdiana. Origini campobassane.
* Sergio Castellitto (1953), attore e regista.
* Simonetta Tassinari (1959), scrittrice nata a Cattolica (RN), da lungo residente ed insegnante a Campobasso.
* Stefano Caldoro (1960), giornalista e politico.
* Gabriele Antinolfi (1963), professore universitario.
* Pasquale Gravina (1970), pallavolista.
Economia
L'economia della citt? ? principalmente basata sul commercio e sulla lavorazione dei prodotti agricoli (oleifici, distillerie, pastifici) e sul pubblico impiego che ? legato alla sua funzione di capoluogo regionale. Sono da ricordare alcune lavorazioni di prodotti artigianali come la produzione di coltelli e forbici, attivit? che si svolgeva sin dall'epoca medievale, durante la quale le officine di Campobasso erano considerate tra le pi? importanti d'Europa.
Turismo
Il territorio del capoluogo del Molise offre al visitatore scenari storici ed ambientali di prima qualit?. Da Campobasso possono essere facilmente raggiunte le pi? importanti stazione sciistiche dell' Appennino: Campitello Matese, Capracotta, Roccaraso. Per chi ama la natura importanti sono l'Oasi del WWF di Monte Mutria,l'Oasi della LIPU di Casacalenda, il massiccio del Matese, la riserva di Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, la riserva di Montedimezzo ed il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ricchissimo sia dal punto di vista floreale e soprattutto faunistico per la presenza dell'orso bruno, del camoscio, del lupo, del cervo e della lince. Per gli amanti della storia da non perdere l'area archeologica di Saepinum con i suoi monumenti e quella di Pietrabbondante con il suo teatro sannitico. Per quanto riguarda il turismo religioso da non perdere sono la chiesa di Santa Maria della strada in agro di Matrice a pochi chilometri dal capoluogo, la chiesa di Santa Maria del canneto sulle sponde del fiume Trigno, il Santuario dell'Addolorata, patrona del Molise, a Castelpetroso e l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno.
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The City of Campobasso -- History and Culture (English Translation) | | Date: Current | Notes: Text from Italian Wikipedia; Google machine translation
Campobasso (Campuasce, pronounced Kambu?? in Campobasso dialect), m. 701 above sea level, making it fourth highest in the capital after Enna Italy, Potenza and L'Aquila, with 51,244 inhabitants, is the capital of the Molise Region and the province of the same name. The city is home archiepiscopal (Archdiocese of Campobasso-Boiano) and of the University of Molise.
Honors
Bronze Medal of Merit Civil - ordinary ribbon for uniform
Bronze Medal of Merit Civil
"Immediately after the war offered a substantial contribution to land reclamation organizing groups rake civilian mine who, with their work and the inevitable cost of human lives, allowed the first phase of rehabilitation and reconstruction of the country. ?
- Campobasso, 1944-1948
Geography
Campobasso is a city made up of a very ancient and picturesque feature of medieval origin, is not without its environmental values and artistic, on the slope of a hill dominated by the Castello Monforte, and a more modern and elegant nineteenth origin that develops on floor at the foot of the oldest. At the foot of the castle overlooking the city develops the medieval village, consisting of long, narrow streets and winding staircases, to the sides of which there are stone houses with beautiful interior courtyards. Interesting are the portals of the oldest houses are also made in local stone, rich in decorations, coats of arms of noble families and allegorical elements. The nineteenth century city, called Old Town muratti, is flat and has the characteristics typical of urban development in that time. Designed according to the ideal of the garden city, has many green areas full of trees and rare valuable (redwood, cedar of Lebanon, ginkgo biloba, spruces, oaks, etc..), Squares and fountains and fountains from which flow tutt ' hours and fresh water as well. Excellent culinary specialties of the place, famous for the old plant where forged knives.
Climate
The climate of the city is continental type Apennines. During the winter snowfalls are frequent in some years have also achieved notable deposits. The rainy season is the autumn with an average of 81 mm in November. With an average annual temperature of 12 degrees around the capital of Molise is one of the coldest cities d 'Italia.In winter often reaches the city also -10 degrees.
Crest gonfalon
The emblem shows an oval with a red background, in which are six towers battlements of which is surmounted by a crown Marchesale that reflect their feudal origin. The six towers depicting the main towers were ordered to guard the entrances of the medieval village: port sant 'Antonio Abate, leads St. Nicholas, brings Mary of the Cross, St. Leonardo door, door and door Mancina St. Paul. The banner, on which stands the coat of arms is divided in two colors, red and blue represent those of the main ancient confraternities that ran in the 500 political and religious power of the city: the red for the Crusaders while the blue for Trinitarians. A feature of the latter is the form that refers to the standards of the peoples sannitico.
Origin of name
On behalf of Campobasso there are many assumptions and few certainties, many were those who with their studies and researches have tried to find the meaning. The Ziccardi, based on some historical particulars of Titus Livius, would trace the name of the city that a Roman consul Netherlands has built a military camp where Campus Bassi then transformed over time in Campobasso. The Galanti [3], says that originally the town was divided into two villages, one called Campus de Prata and the other Campus Bassus. The first settlement, at a higher altitude, it would be destroyed and the inhabitants were transferred to another that would have given the name of the future city. According to the Masciotta [4], the city's name derives from Vassorum Campus, namely the field of vassals. In X and XI century, the vassals were those who lived, being subject, the spaces surrounding the castles of the feudal lord. The Gasdia [5], simply believes that the name is Campobasso in connection with its topographic position. In his "History of Campobasso" he says, "Who first s'affacci? the conquest of this region, after getting tired and go up and down the mountain path, breathed down to this tiny plateau grasslands. O were led by Bulgari Alzecone or Longobards Spoletini or beneventana, or conquerors of the Norman nobility, or peaceful monks of St. Benedict of Norcia who, armed with Regula, the Psalter of the sacred and agricultural tools recover from Santa Sofia in Benevento in revitalizing a this region ... said: this is the Campo Basso, here's the place where low plant the bivouac, the homeless, the badia.
History
Roman-era Sannitico
The origins of Campobasso as settlement are uncertain. Sull'altura that dominates today's city was a settlement of the Samnites, which still retain traces of the spot to control Tratturo. The defensive purpose of the site is confirmed by the discovery, near the castle Monforte, the remains of walls osco-know and by the detection, among the ruins of the Church of San Mercury in 1930, of an Oscan bearing the name "VALVENNIUS" . This settlement probably gravitated around a center more important than some historians identify with Kites located on Mount Vairano (near the Research Center at the University Cattolica del Sacro Cuore) which are kicks, after years of careful excavation, several tracks. A few kilometers from Campobasso then, in Sepino is another important archaeological site to witness the importance of this territory was in the Samnite period and then Roman past. This is in fact the remains of the ancient Samnite Saipins and subsequent Roman Saepinum that you keep very well the wide roads, walls, arches, doors, baths, a forum and evocative theater. The history of the area of Campobasso is therefore inextricably linked to that of the Sannio-Pentro and Rome.
Medieval
Campobasso, Castello Monforte
Campobasso, in the medieval town Scorcio
Historical sources date the birth of Campobasso at Longobarda domination in Italy. Dates back to 878 a document drafted by a monaco the Benedictine abbey of Santa Sofia in Benevento in which mention is made of Campobasso (Campibassi). This document, available as Code Vaticano Latino 4939, is the "Chronicon Sancte Sophie" and was written at the time that was Adelchi Prince of Benevento. In the Lombard period and during the hegemony Norman, Campobasso assumed increasing economic importance managing to become the "capital" of the county under the rule of De Molise. The growth of trade and an important administrative ENTAIL 'extension of the village that is growing especially around the churches of San Bartolomeo and San Mercurio. There are different connotations that the village takes over time: CIVITAS, CASTRUM and UNIVERSITAS hominum. Among the historical documents of the period between the years 1000 to 1300 stands out as "pancarte CAMPOBASSANA" of 1277 in which they denounced thirty-two campobassani to Charles I of Anjou the harassment and oppression of the feudal lord Roberto di Molise. The pancarte testifies to the great fighting spirit and tenacity of the inhabitants of Campobasso. The four hundred Campobasso is an age of gold thanks to the initiative of Monforte, who became the feudal lords of the village. According to some historians the Monforte are the descendants of ed'Inghilterra Monfort of France, fell to Italy in the wake of Charles of Anjou. Campobasso and Monforte are an inseparable duo in the history of the city. The prominent character of Monforte Count Cola was also called the "Campobasso" mentioned by Benedetto Croce also [6]. He was distinguished for its soldiers during the struggle for succession to the Kingdom of Naples between Anjou and the Aragonese. Cola beat and provided money to extend the castle of the city by providing strong walls built along which the doors of San Leonardo and Santa Cristina. At the end of the fifteenth century, with the defeat of Anjou, who had supported the Monforte, Campobasso Aragonesi to pass and then to the De Capua. Ferdinand I of Aragon grants campobassani the possibility of building the houses against the walls.
Campobasso, Scorcio Park in Villa de Capua
Cinquecento and Seicento
At the beginning of the sixteenth century the De Capua landowners are in Campobasso. The city, thanks to the excellent geographical position, lives in a thriving trade, because the area outside the ancient walls, the churches of Santa Maria Maddalena and SS. Trinity, has a remarkable vitality of exchanges in various fields of crafts. In 1530 became the lords of Campobasso Gonzaga which increases the prestige. They were responsible for the reorganization of the urban city, in every single neighborhood streets are marked with the name of work such as prevailing Scarpari, ferrari, silver (the present Via degli Orefici, still full of shops and stores gold). Lords of the city, after Gonzaga, Vitagliano are in 1638 and subsequently the Carafa. During the seventeenth century has Campobasso further development thanks to the proximity of the tracks that foster communication with other traders and the arrival of strangers.
Crusaders and Trinitarians
The city life of that time is alive with confraternities some of which the 2 main, that of the Crusaders and the Trinitarians, are in stark contrast to one another. The rivalry born from the desire to assert the supremacy of one social class over the other. Several were violent clashes between the factions that bloody for most of the century, the city streets. The two fraternities put an end to fratricidal conflicts only in Corpus Christi in 1587, mediated by Fra Geronimo by Sorbo. In these dramatic events is part of the tragic love story between the crusade Delicata Civerra [7], and the Trinitarian Fonzo Mastrangelo, a sort of Romeo and Juliet ahead documented from various texts. Their marriage, as in the famous work of William Shakespeare, is prevented by their families. Fonzo escapes and enlists in the militia. Civerra sensitive to the pain becomes ill in the Tower Terzano and imprisoned where he died the very day on which the adverse parties are peace. The Mastrangelo, received the sad news of the death of the Beloved, abandon everything and enter in the Franciscan. Even today, in the picturesque town center, a procession with sumptuous costumes, evokes the peace between the Crusaders and Trinitarians.
Eighteenth and nineteenth
Campobasso, Piazza Prefettura
Campobasso, a palace of the Center Muratti
The seven hundred is crossed by new ideas and the feudal structure of society is seen as an obstacle to the initiatives of the emerging new class: the bourgeoisie. This wave of innovation comes to Campobasso. There are men who, like Francis de Attelis, Anselmo Chiarizia and Giovan Matteo Japoce, will assist in cases against landowners. Many intellectuals like Joseph Zurlo, Giuseppe Maria Galanti, Francesco Longano, Paul Nicholas Giampaolo, argue the need to overcome the economic and social immobility caused by feudalism. Campobasso is the beating heart of the culture of Molise, where many find refuge as intellectuals of the time and Gabriele Pepe Vincenzo Cuoco. On the death of Duke Carafa, Campobasso asked to redeem the feud. In the period 1728 to 1735 members of the bourgeoisie led the revolt. Fighting erupts several bloody riots and escape for the city only to landowners but in 1742 the campobassani, the price of enormous sacrifices, redeem the feud. This act is crucial in the history of the city because it is the emancipation from feudal servitude and the end of a long "medieval." In 1755 Charles of Bourbon king of Naples in Campobasso grants the rank of a city model. In the early century, and in full age of Napoleon, was established the Province of Campobasso and Molise, as capital becomes home to many administrative offices. The population, despite the serious human and material losses caused by the earthquake of 1805, multiplying, and thus also the city expands. It becomes necessary to implement a development plan to meet new and diverse needs. Are taken into account two projects, one of Musenga and that of Vincent Wan Rescant. The Musenga imagine building an entire neighborhood in orthogonal scheme, instead Wan Rescant provides for the expansion of the urban fabric around one large square in the center with the headquarters of the civic building. The system of radial Rescant Wan is preferred that the Musenga. The new town is developed in place flat on the "field", so named because it was once occupied by cultivated fields and woods. Campobasso would be "monumental, functional, and modern unit, destined to become a middle class willing to leave the city feudal restraints little socially representative for a state which, through public buildings, wants to create the image of physics as a first it was the castle in the mountains. " Squares tree, remember that the London squares, the avenues and the flower beds are in Campobasso earning the nickname of "garden city".
Novecento
Campobasso, town hall
Campobasso, Villa of the Cannon
In Italy the first decades of the twentieth century were characterized by a precarious political situation due to many factors: the assassination of King Umberto I, the beginning of the colonial, the outbreak of the First World War and the advent of fascist dictatorship. Campobasso visse involvement with these events even though she was in a period of major change and began to enjoy some important benefits. In 1910, in fact, entered the homes and electricity, from the twenties-thirties, were carried out important buildings: buildings for the elementary school "D'Ovidio, the Bank of Italy and the Teatro Sociale (later Savoy Theater), the Palace of Post and Telegraph, the Chamber of Commerce, Palace of GIL, the Palace of Justice, the Institute for war orphans (current home of the Conservatory of music) and the Technical "L. Pilla" . In parallel with this activity, building new roads were mapped and paved streets, built sidewalks, planted trees, built monuments and fountains. The private initiative gave his valuable contribution by building palaces and providing the city with hotels, restaurants, bars, shops and cinemas. In 1927 the episcopal see, with papal bull, was transferred from Bojano in Campobasso. The tragedy of the Second World War Campobasso spared by the destruction caused by Allied bombing. In the early years of World War II the city experienced a discreet and harmonious expansion but with the establishment of the Region of Molise in Campobasso 1963 lives a real revolution. It became the capital of the region it underwent a significant population increase and a subsequent developments, as the major regional offices and numerous branches and agencies of banks and insurance companies. As had happened in the early century, the city is reborn thanks to its administrative importance. Since 1982 is the seat of the University of Molise, which in a few years, with its power and its many degree courses, has become one of the most dynamic university of central-south Italy. With the recent opening of the Center for Research and Training for High Technology in Biomedical Sciences at the University Cattolica del Sacro Cuore, Campobasso is an international city in the vanguard of diagnosis and treatment of various branches of medicine such as oncology, the transplants, heart disease and medicine ultraspecialistica.
Demographic trends
Population census
Districts
With the exception of the lands, Campobasso is divided into the following districts:
District Websites of interest ↓ ↓ ↓ Neighborhood Association
Center and Old Town Monforte Castle, Cathedral, National Children's "Mario Pagano", Palazzo San Giorgio (See Hall), the Great Palace (Seat of the Province), Banca d'Italia; Conservatory of Music, Church of St. Bartholomew, Church of San Giorgio church of San Leonardo, Church of Santa Maria of the Cross, Church of Santa Maria Maggiore; Savoy Theater, Park Villa de head; Biblioteca Provinciale "P. Abino"; Sannitico New Provincial Museum, Museum of the Mysteries, the International Museum of the Nativity; Gallery of Contemporary Art "Limits-Inchiusi" Swimming pool, railway station. Ass Old Town.
North Campobasso (includes district CEP) Parco di San Giovannello (pine wood, belvedere, church), Shopping Malls, Cinema, Library, Bicycle, Head of the Region. Ass of Campobasso North District; Ass Live Your Neighborhood Colle Dell Orso; Committee District San Giovannello; Montegrappa Neighborhood Association, Neighborhood Association City Feudo.
Convento di San Giovanni San Giovanni Battista to Gelsi, Bicycle, Bus Terminal. Association "Our Neighborhood San Giovanni"; Neighborhood Association Polese.
Vazzieri Universit? degli Studi del Molise, Universit? Cattolica del Sacro Cuore; Bibliomediateca; Route podistico Campobasso - Ferrazzano. Contrada Cese Civic Committee, District Committee Vazzieri.
Saint Anthony Abbot Church of Sant'Antonio Abate, Fontana Vecchia, Nuovo Romagnoli Stadium, Polo Fieristico; dell'Economia Citadel. Neighborhood Association Fontana Vecchia, Association of District Sant'Antonio Abate.
Transport and Traffic
Railways
The rail services are insured by the station in the center of the city and operated by Trenitalia, which pass the lines Termoli - Vairano and Benevento - Campobasso. The station is to stop all trains and destinations are Rome, Naples, Benevento, Pescara and Termoli. The journey times are relatively long, however, drawn to relatively short, because of the railway system in the region (now dating all'800), and more generally of the south, due to the electrification of lines not passing through the city and the ' high number of stops (often unused) along the routes.
Roads and highways
The road links are secured by SS Sannitica (towards Isernia, Rome, Naples, Benevento) and SS 645 of Tappin (towards Foggia) and SS 647 of Biferno (via the branch B, where in 1998 he was knocked down for safety reasons a bridge, of which only in 2008 was awarded the contract for the reconstruction) to the north and Termoli. Recently, the Molise Region and Anas was joined in the company Autostrade SpA of Molise to realize the connection autostradale Termoli - San Vittore in the first leg, which have already been published calls for tender, will connect the capital of Molise in San Vittore del Lazio, accelerating the movement to and from the capital.
Public Transport
The network of urban public transport bus is equipped with 23 bus lines operated by SEAC srl (Campobasso).
The network of suburban public transport is characterized by various transport companies with regional and national destinations. Among the biggest:
Society Destinations major regional destinations major national ↓
Molise Termoli Transport; Isernia; Venafro; Tiburtina Rome, Perugia, Siena, Florence, Turin, Bologna.
Bus Sati Venafro, Isernia; Bojano; Termoli Rimini, Cesena, Imola, Bologna
Larivera S.P.A. Venafro, Isernia; Bojano; Larino; Termoli Roma Tiburtina
Monuments
Castello Monforte
National monument dominates, to about 800 m above sea level, the city of Campobasso. Monforte The castle was built in 1459 by Count Cola, appears on an existing structure of Norman origin, or Lombard. Corroborate this view the city walls, towers scolta, the size and shape of the castle. The lines are not minor, typical of sixteenth-century residences, and the same dark gray limestone give the appearance of the castle fortress rather than residence. Place on top of the mountain that overlooks Campobasso the building presents as a quadrilateral with massive main entrance, now no longer used, toward the city below. There are traces of the drawbridge and towers placed side defense. Windows, and little square, are so small that blend with the slits. Soars high in a large rectangular tower that currently houses the weather station military aircraft, this being placed at 808 m asl is one of the highest in Italy. At the top of the walls there is a long sequence of blackbirds Guelphs. Above the entrance, overlooking a large square, there is the coat of arms of Monforte composed of a cross surrounded by four roses. The castle is very thin, ascending the stairs to arrive strips on the terrace from which you can admire a wide and suggestive landscape: you can see the remains of the walls osco-know, the structure in a fan of the old town, the city of Campobasso and many villages around. The look ranges from the valleys of the rivers Biferno, Trigno Fortore and, to the mountains of Abruzzo, with its splendid Majella, from the green mountains of Molise to the yellow hills of Puglia and even the Adriatic Sea, about 60 km. Interesting are the underground of the castle, which cover an area equal to that on the surface. The destination of the Underground is unknown, but it is suggested that may have been a deposit of tanks, or jail, or a rigugio during the battles. Today it houses the water serving the civic aqueduct. It 'been a prison, however, the local place in secret, which can be accessed via a turret. Here you can see what has been considered for centuries the room of torture. A popular belief says that from here starts a secret passage, now walled up, that down the side of the hill take right off the village, a Porta Sant'Antonio Abate. Another belief says that through a small door located on the north side of the castle could have access to a second secret, even today this unusable, that running in the opposite direction to first reach the surface after a few kilometers to the hills of San Giovanni in the Gulf, among other area identified by some scholars as a possible site of a lost Roman settlement. Today, on this hill there is a church dedicated to San Giovannello and surrounded by a thick pine forest.
Cathedral of the Most Holy Trinity
In 1504, for the will of feudatory Andrea de Capo, was built outside the city walls feudal church of SS. Trinity. In it he established the confraternity of the Trinity, abolished in 1809, became famous in the sixteenth century to the struggles with the Crusaders. Destroyed by the earthquake of 1805, was rebuilt to designs by Berardino Musenga. It was reopened for worship in 1829 and became the parish seat of the Collegiate Chapter. In 1860 it was closed for worship and used as regular troops from the barracks. In 1900 it was reopened to the faithful, making seat cathedral in 1927. Today the church is more representative of the city. The facade follows the style with neoclassical pronaos hexastyle campeggiante and triangular pediment at the top. The interior is divided into three broad aisles in the side there are two large chapels, while in the Central can be found overlooking the main altar, an elegant canopy supported by Corinthian capitals. In the left nave is the granite baptismal font in the shape of a square tank that dates back to 1745. Behind the altar are the choir, made of walnut, and the magnificent organ. The polychrome glass windows representing the holy defenders of the dogma of the Trinity: St. Augustine, St, Sant'Anastasio and St. Nicholas.
National Convitto Mario Pagano
The Convitto Mario Pagano began to be built in 1879 on the former convent of San Francesco della Scarpa and was completed in 1900. The building, the imposing bulk, spread over three floors in the central and two side sections. The facade on the ground floor has a large central portal and a number of slightly curved windows. Inside there are spacious rooms, long corridors and a magnificent hall embellished with paintings of painters Musa Romeo and Marcello Scarano, reproducing habits and customs of the region. Nell'Oratorio you can appreciate a painting representing the Nativity from the Pitti Gallery in Florence. The building overlooks a garden, planted at the end of which is a botanical treasure thanks to the presence of rare and valuable species. Between the trees leads to the giant sequoia that has adapted well to the climate of the city, reaching a height imponente. Another real rarity is the Ginkgo biloba from China known to form a range of its leaves and the color green in spring and lit a yellow gold in autumn. The cedar of Lebanon, finally creates a characteristic angle with the long arms that protrude beyond the grating.
Palazzo San Giorgio
In 1874-76, on the ruins of an ancient convent of Celestini was destroyed in 1200 following the terrible earthquake of 1805, was built the building that is the current seat of City Hall. The building has a large porch that serves as lobby and an elegant three-story facade, surmounted by a clock dial. Nell'androne stands an imposing equestrian statue of St. George, patron saint of the city. In the right of the public building is a small chapel dedicated to Santa Maria della Libera, only the original part monastic structure that miraculously was not lost with the devastating earthquake.
Banca d'Italia
The building of the Banca d'Italia was opened in 1925, and its construction involved the demolition of many houses, including that of the Old duty. The elegant building has three floors. The front side offers a more scenic view of architecture: in fact, being slightly arched, almost wanting to accept the austere monument to Gabriele Pepe. Inside are preserved precious paintings by artists including Molisani Nicola Biondi, Arnaldo De Lisio and Francesco Paolo Diodati. The paintings represent the most important episodes of history molisana: the entry of Ferrante I Gonzaga in Campobasso, the visit of Pope Alexander III in Termoli and Pope Celestine V in Isernia, Campobasso redemption from feudal domain, the death of Amedeo VI of Savoy, known as Conte Verde, peace between the Crusaders and Trinitarians, the arrival of King Vittorio Emanuele II in Venafro.
Church of Sant'Antonio Abate
The church of Sant'Antonio Abate was built in 1572, above the remains of a pre-existing church of modest size. It is the most significant monument of baroque art in Campobasso. The interior has a nave with a magnificent high altar made of marble in 1748. On the walls there are four side altars carved in wood and coated with pure gold. In the church there are fine paintings by Guarino Solofra; His is the canvas of St. Benedict of 1643 and some other small-format, which are located on dedicated to Saint Anthony Abbot. Many paintings on the walls of the presbytery of the Neapolitan school of the seventeenth and eighteenth century. On the left side there is a considerable body of 1696, enhanced by fine carving and decoration to the rich coating of gold leaf. Feature is the wooden statue of St. Francis made by the sculptor Paul Campobasso Saverio Di Zinno.
Chiesa di San Bartolomeo
The church of San Bartolomeo is situated on a natural terrace overlooking the ancient village. Located within the ancient walls of the castle, near the tower Terzano, was built in the same period of the church of San Giorgio and entrusted to the Basilian monks who then ceded to the Knights of Malta. The facade is rich compared to those of neighboring churches. The portal of the thirteenth century, is formed by an arch resting on cylindrical columns with Byzantine capitals and leaves. The bezel below the arch of the portal is divided into two sections: the first depicts a Christ Redeemer blessing to Greek, are reproduced in the second symbols of the four evangelists and eight other figures that should be the doctors of the church on whose head stands one hand the all divine expression. Laterally to the portal are two blind arches supported by pilasters. The interior, recently restored, is formed by three naves with round arches. To the right there is a dell'abside plate upside dating from the first century of the Roman Empire probably funeral home. The bell tower, rebuilt in 1874 after the earthquake of 1805 had brought down, retain large windows of the Renaissance style.
Chiesa di San Giorgio
The church of St. George, the Romanesque style of building in stone, stands at the foot of the castle Monforte. Some historical sources give evidence of the existence since 1099, having been built on the ruins of an ancient temple dedicated to Hercules. Some acts of donation of land to prove that in the twelfth century was the center of religious and civil life of the village.
The urban development of the village towards the plain below determines the loss of the primacy of the church of San Giorgio in favor of that of St. Leonard, in 1338, the store and the parish baptismal font will be moved to the church. In 1326, thanks to the donation of the noble de Nicola Ferraguto was built a Byzantine chapel, with a dome blind, of which there are still traces in the frescoes representing scenes of the Old Testament while the cross vault can see the icons of the evangelists and Some doctors of the church. Originally a single nave, in 1428 there were added two aisles with chapels nobility. During the 1700s led to the subsequent transformation of the interior decoration with gilded stucco. The simplicity and nakedness of the facade is what most strikes the visitor. Above the portal a lunette formed by a huge limestone block and divided into two semicircular areas, bear a Crociferi lamb decorated with leaves. On the walls stand out several concrete recovered and incorporated into arches representing a pelican on the right side of the head and a donkey on the left. A third concerns playing a personification of the sun. San Giorgio is revered as a patron of the city of Campobasso and is celebrated April 23 in a short hearing. Tradition tells how, during a battle which took place in 1200 near the capital, St. George worked a miracle to save the city. Campobasso in the cathedral there is a plaque that describes the miraculous event: "During the civil war of the Martyr St. George MCC with a strong army appears, the four bells of his church does not touch play by themselves for a terrible flight, a deep roar of weapons we can hear, the enemy fled, the son campobassani prejudice.
Church of San Leonardo
The church of San Leonardo, now home to the parish, was from 1300 to 1500 the center of religious and civic life for the inhabitants of the village. The earthquake of 1456 had destroyed part of which was rebuilt and enlarged the church stands out in its graceful facade presents an interesting composition that blends Romanesque style with Gothic of the fourteenth century. The portal has little splay, a slight shade of the plan is to buy relief decorations in capitals. The spiral arms of the central molding lead up to enclose the bas-relief of lambs Crociferi, central place in the bezel. Of particular interest is the Romanesque single-side, decorated with plants, which returns to the tradition of schools of Puglia. Today, after further restoration, the church of San Leonardo has acquired a new and welcoming light.
Chiesa di Santa Maria della Croce
The church of Santa Maria della Croce, located in the same name and the narrow street, was founded in Norman times by the faithful who are in the congregation recognized the brotherhood of the Crusaders with various degrees of pontifical 1073, the 1130 and 1143. Destroyed by the earthquake of 1805, was entirely rebuilt in 1930-36. Unique in Campobasso presents the dome at the center of the building. The interior is divided into three naves. It owns two fine wooden statue depicting St Nicholas of Tolentino and Our Lady of Consolation. Artistically valuable is also the statue of Our Lady of the scope in the Good Friday procession.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
The church of Santa Maria Maggiore, the castle overlooking Monforte, is the ancient Santa Maria del Monte. The first news of his safe existence dates back to 1354. Arose as a simple fact chapel dedicated to the Virgin and, over time, also used as a burial place of the feudal families. In 1905 the church was entrusted to the Capuchin Fathers who still hold today. The whole house of worship was restored, the facade has a stone wall of Vinchiaturo with rough bosses placed irregularly. Inside was a beautiful altar in polychrome marble. Particularly interesting is the statue of SS.Vergine of 1334, devoutly revered. Remarkable for their stylistic sensitivity are the frescoes by Amedeo Trivisonno and Leo Paglione. On the right the entrance is a chapel dedicated to St. Pio of Pietrelcina, in which are stored objects that belonged to the saint during his stay in the convent adjacent to the church in the years 1905 and 1909.
Savoy Theater
The area in which previously had been erected the Teatro Margherita was built in the twenties, the body construction that includes the current Savoy Theater, called it first "Teatro Sociale". The museum opened in 1926 with the representation of the opera "Tosca" by Giacomo Puccini. The audience, in the shape of a horseshoe, facing four tiers of boxes, which can be reached by two staircases that branch off from the foyer. The stage, separated from the floor by the mystical Gulf, has a capacity for forty orchestras. Inside the theater you can see frescoes by Arnaldo De Lisio representing scenes of everyday life and places of Campobasso and Molise. Of considerable charm is the fresco "The Triumph of the Samnites, which covers the entire ceiling of the audience. Interesting are also the works wrought iron made by the artist Joseph Tucci Campobasso. In 2002, with an exemplary work of restoration, the theater was returned back to the city to be one of our most loved cultural aggregation.
Villa de Capua
La Villa comunale "De Capua, recently restored with a careful design, is one of the most charming places of the city. The main entrance, with the fine wrought iron gate, overlooks Savoia Square. The park is a classical style with large and small lanes, bordered by hedges of evergreen cured, that intersect. The presence of statues of marble seats, dell'elegante balustrade to give harmony and beauty, creating enchanting corners for rest and meditation in the very heart of the city. Plant species present are diverse and worthy of attention: high redwood, the mighty cedars of Lebanon, elegant cypress, spruce, linden scented continue to have a function not just decorative: they are the witness of culture, taste and art of those that many years ago have made this gem.
Events
Campobasso, the famous parade of mysteries. The Assumption
Campobasso, The Church of the Madonna dei Monti
Campobasso, the procession of the Madonna dei Monti
Charming and engaging are the events that take place during the year in the city. The procession of Good Friday is one of the most important and heartfelt tradition campobassana. Take part in a majestic chorus of about seven hundred singers who, intoning the "I want Teco" (a musical that incorporates the verse by Pietro Metastasio), relive the immense crowd of the faithful, gathered along the main streets of the city, the events of Passion of Jesus Just heard the holidays instead patronale, San Giorgio. On May 31, during the Independence Day of the Madonna dei Monti, is carried out along the narrow streets of old town, with a suggestive infiorata which illustrate scenes from the sacred and symbolic. The most exciting event, which attracts a multitude of people from all over Italy during the festivities of Corpus Christi, is the Festival of Mysteries. Each year we also held a procession in period costume to commemorate an important historic event of the sixteenth century: The peace between the Crusaders and Trinitarians, conceived by the city of Campobasso adoption, but larinese of birth, the lawyer. Corrado Caluori who also founded an association, the "Crusaders and Trinitarians Pro" that since 1997, the year of his death, is anxious to continue the event. The parade, which winds through the streets of the city center, relive the fascinating atmosphere of the past. Campobasso, in addition, since 2002, hosts an International Film Festival, designed to dall'Assessorato and Youth Welfare of the City and the Kimera Cineclub [1] of Termoli, from the name of "Kimera Film Festival" ex "The Night of the Living Courts ". The Festival is the only international event related to the cinema that the region can boast not only the movie event with the highest seniority with the regional and consistency. In 2007 returned Moliseinfiera, the largest exhibition in the region and in 2008 was presented the first edition of Piacere Molise, the first wine and food fair in the region.
Festival dei Misteri
Each year, the Sunday of Corpus Domini, in the streets of the city parade the "Mysteries" structures in a flexible and iron alloy resistant Campobasso created by Paolo Saverio Di Zinno in the eighteenth century. Are as of floats which are the mysteries of the Bible. The "mysteries" are also nominated tableaux vivants, in fact, children, seniors and adults, are transformed into saints, angels and demons anchored to steel structures and timber specially coated offering a surreal vision and creating the impression that the characters in aleggino . The structures are brought to the shoulder by groups of porters who are progressing at the pace punctuated by rhythmic head and the mystery band that offers a march composed specially for this festival. The parade is made up in the following representations:
* Sant'Isidoro;
* San Crispino;
* San Gennaro;
* Abraham;
* Mary Magdalene;
* St. Anthony Abbot;
* Immaculate Conception;
* San Leonardo;
* San Rocco;
* Assumption;
* San Michele;
* St. Nicholas;
* Sacred Heart of Jesus
At the end of the event, the town hall the Metropolitan Archbishop of Campobasso-Bojano (Archbishop Giancarlo Maria Bregantini) give the blessing to the Mysteries. In February 1997, the Association "Mysteries and Traditions", supported a strong demand of its citizens, to protect the cultural heritage of the Mysteries. Today the association has made possible the creation of the Museum of the Mysteries, and the official site of the event.
Good Friday
The origin of the procession on Good Friday in Campobasso probably dates back to the sacred representations of the thirteenth century. The news safer dating to 1626 when in an "instrument of harmony between the Crusaders and Trinitarians" refers to that event.
In the church of Santa Maria della Croce are kept the statues of Our Lady of Sorrows and the dead Christ. All citizens can be found in this church of seven in the evening, gathering in devout silence while the anthem is sung, which is called by campobassani "the zuchetez?", a kind of "botta e risposta", which the composer called it: "Oh Jericho blessed. "
The procession of Good Friday is in the processional events related to the passion. The parade begins, usually at 17.00 hours on Friday from St. Mary of the Cross and the participation of almost all of the city that follows the sadly dead Christ. The statue of Our Lady of Sorrows is traditionally placed upon Christ and is accompanied by women dressed in black strips that hold departing from the statue. The music of the "choir" that accompanies the procession of Good Friday is the teacher Michele De Nigris. The composition innovation dates back to the late and musicality that as part of the procession, he manages to thrill and paralyze the entire city, raising and shaking the hearts of all to the noblest sentiments and more sublime. The choir was originally formed by a hundred singers and band, date, over seven hundred people those who participate. Anthem: "I would like Teco, O Lord, now take the cross" begins with two beats strong and solemn, as a proclamation of the great event: "The triumph of Christ through the mystery of the cross." After the announcement the melody calms down and is expanding gradually, in a striking way, to induce the listener into a deep meditation on the pain. In the mid innovation to the words: "Do not m'abbia to lose", the music resumed strong tones, which appeal to reopen the heart to hope: "The death of Jesus is life for each of us."
The procession winds through the old town and in the streets of the city with the recitation of the rosary, with people wrapped in silence and meditation, with that many windows and balconies, attentive audience, with his eyes follow the procession while the choir sings and the band accompanied by a keen desire to improve their conduct of life.
Culture and Development
Campobasso, S. Bartholomew
Campobasso is considered one of the most important university cities in Southern Italy. The presence of the Catholic University of the Sacred Heart with the Center for Research and Training for High Technology in Biomedical Sciences, along with many faculty that the University of Molise offers to users (law, economics, medicine and surgery, Agricultural humanities and social sciences of wellness, engineering), and state of the prestigious conservatory of music dedicated to Lorenzo Perosi, contribute to social and cultural development that the city is experiencing in recent years. Moreover, thanks to the proximity of important sites Samnite and Roman age (Saipins, Saepinum, Monte Vairano, Pietrabbondante) in the capital of Molise is present in the historical museum that collects Sannitico interesting and valuable archaeological finds of the Italic peoples who inhabited these territories . Major cultural Savoy Theater is that besides being one of the most significant monuments of the city each year offers important theatrical events of national interest and international. Through the Strategic Plan Territoriale, was identified the Metropolitan area of Campobasso, which aims to design a sustainable future of cities and towns included in any comparison between the various interested.
Cinemas and theaters
* Provincial Savoy Theater
* Multisala Maestoso
* Cinema / Teatro Ariston
* Cinema Hall Alphaville
Average
List of local media to spread available in Campobasso:
Newspaper
* The Daily Molise
* New Molise
* First Floor Molise
* Weather Molise
* The Sannio
* La Gazzetta del Molise
Magazines telematics
* Other Molise
* Region XX
* Il Giornale del Molise
Televisions
* Rai (Head Regional Molise)
* Telemolise
* Teleregione Molise
* TLT Molise
* Telenorba (Head of the province of Campobasso)
Radio
* Radio Horizon Molise
* Radio Hollywood
* Radio Valentina
* Luna Radio Network
Universit? degli Studi del Molise
Universit? Cattolica del Sacro Cuore [edit]
Nightlife
Thanks to the continued increase in student population, has been turning the nightlife of the city. Increasing numbers of entrepreneurs who decide to open a restaurant in the capital of the Molise, from pubs to clubs, going to restaurants, pizza or simple bar.
Personality linked to Campobasso
Among the citizens illlustri campobassani originating in or related to Campobasso are mentioned:
* Paolo Saverio Di Zinno (1718-1781), sculptor, author of "engineer" who make up the parade of the "Mysteries" on the day of Corpus Christi.
* Sannia Achille (1823-1892), mathematician.
* Erennio Gammieri (1836-1916), musician.
* Enrico D'Ovidio (1843-1933), mathematician.
* Francesco D'Ovidio (1849-1925), linguist.
* Joseph Altobello (1869-1931), naturalist, zoologist and dialect poet.
* Giovanni Gentile (1875-1944), Italian philosopher, has taught at the former school "Mario Pagano" Campobasso (now National Convitto).
* Marcello Scarano (1901-1962), painter.
* Elisha Joseph (1903-1979), painter.
* Ugo Tiberio (1904-1980), engineer and scientist, widely known as the "father of the Italian radar."
* Amedeo Trivisonno (1904-1996), painter.
* Alberto Bonucci (1918-1969), actor and dubber.
* Nina Guerrizio (1919-1990), dialect poet.
* Lee Iacocca (1924), manager and creator of the Ford Mustang produced by Ford Motor Company. Origins campobassane.
* Fred Bongusto (1935), singer.
* Tony Dallara (1936), singer.
* Scardocchia Gaetano (1937-1993), journalist.
* Roberto Antonelli (1938), actor.
* Joseph Pistilli (1939), journalist.
Maestro Victor DeRenzi * (1949), musician, artistic director of Sarasota Opera, and notable interpreter of Italian music, with specialization in music Verdiana. Origins campobassane.
* Sergio Castellitto (1953), actor and director.
* Simonetta Tassinari (1959), writer, born in Cattolica (RN), long a resident and teacher in Campobasso.
* Caldora Stefano (1960), journalist and politician.
* Gabriele Antinolfi (1963), university professor.
* Pasquale Gravina (1970), volleyball.
Economy
The economy of the city is mainly based on trade and processing of agricultural products (oil mills, distilleries, pasta) and the Civil Service that is related to its role as the regional capital. I remember some working of craft products such as the production of knives and scissors, activities that took place since medieval times, during which workshops Campobasso were considered among the finest in Europe.
Tourism
The territory of the capital of the Molise offers visitors historical scenarios and environmental quality than before. From Campobasso can be reached easily the most important ski resort dell 'Appennino: Campitello Matese, Capracotta, Roccaraso. For those who love nature are the WWF Oasis of Monte Mutri, the Oasis of LIPU Casacalenda of the Matese massif, the reserve Collemeluccio with its extensions of white spruce forests of the reserve and park Montedimezzo National d'Abruzzo, Lazio and Molise rich in both floral and fauna especially in the presence of the brown bear, chamois, wolf, deer and lynx. For lovers of history should not miss the archaeological area of Saepinum with its monuments and the Pietrabbondante with his theater sannitico. As regards religious tourism as not to miss the church of Santa Maria della strada in agro matrix of a few kilometers from the provincial capital, the church of Santa Maria del reeds on the banks of the river Trigno, the Shrine of Our Lady of Sorrows, Patroness of Molise, Castelpetroso and at the Abbey of San Vincenzo al Volturno.
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